Concetti Chiave
- Il licenziamento collettivo è una misura adottata per affrontare l'eccedenza di personale durante una crisi aziendale, con obblighi di tutela per i dipendenti coinvolti.
- Dal 1991, la legge italiana richiede criteri predeterminati per la selezione dei lavoratori da licenziare e ha introdotto l'istituto della mobilità, sostituito nel 2017 dalla Naspi.
- Prima di procedere con i licenziamenti collettivi, è necessaria la consultazione con i sindacati, che possono proporre soluzioni alternative.
- La legge 223/1991 specifica che il licenziamento collettivo si applica quando almeno cinque dipendenti sono licenziati entro 120 giorni, in aziende con almeno 15 dipendenti.
- Esistono similitudini tra le normative del licenziamento collettivo e quelle del licenziamento individuale, applicabili anche ai dirigenti.
Indice
Crisi aziendale e licenziamento collettivo
La crisi aziendale è spesso dovuta a un’eccedenza del personale. Per far fronte al problema, il datore di lavoro interessato può disporre un licenziamento collettivo, con l’obbligo di tutelare al contempo i dipendenti che ne sono vittime.
Nel 1991 l’Italia ha recepito la direttiva europea in materia, pubblicando una legge che impone ai datori di scegliere i lavoratori inclusi nel licenziamento sulla base di criteri predeterminati. La legge ha anche accolto l’istituto della mobilità, che eroga ai lavoratori idonei alla CIGS un’indennità economica per un massimo di 4 anni al fine di incentivarne la riassunzione da parte di terzi. In pratica, però, dalla mobilità non scaturivano quasi mai nuove occupazioni: essa si limitava a mantenere in vita posti di lavoro ormai decaduti,; per questo motivo nel 2017 l’istituto è stato sostituito dalla Naspi. La nuova assicurazione sociale per l’impiego prevede un’indennità inferiore per importo e durata.
Consultazione sindacale e procedura
In generale, prima di procedere al licenziamento collettivo, il datore deve consultare i sindacati, i quali possono proporre soluzioni alternative e meno drastiche. Solo alla conclusione di questa procedura, i licenziamenti saranno efficaci.
La legge 223/1991 definisce le ipotesi in cui ricorre il licenziamento collettivo:
- quando l'imprenditore intende effettuare almeno cinque licenziamenti entro 120 giorni in ciascuna unità produttiva dell’azienda;
- se i licenziamenti sono dovuti alla cessazione o all’organizzazione dell'attività aziendale.
In ogni caso, il licenziamento si può considerare collettivo solo se l'impresa occupa almeno 15 dipendenti. La relativa disciplina si applica anche all'estromissione di un dirigente.
Normativa speciale e generale
Esistono, inoltre, alcuni punti in comune tra la normativa speciale del licenziamento collettivo e quella generale del licenziamento individuale.