Concetti Chiave
- La responsabilità sportiva include il dovere degli atleti di evitare danni ad altri, con conseguenze che possono essere disciplinari, civili o penali.
- Il "principio dell'esimente sportiva" esonera atleti da responsabilità se l'azione dannosa rispetta le regole dello sport.
- La classificazione degli sport in base alla violenza influenza le implicazioni legali, con differenze tra sport a violenza eventuale, pericolosi, estremi e a contatto proibito.
- Il "limite del rischio consentito" definisce il rischio accettato dagli atleti, variabile per disciplina e competizione, influenzando la responsabilità penale.
- Le tutele legali e le protezioni fisiche garantiscono consapevolezza e prevenzione dei rischi personali nello sport.
La responsabilità sportiva è la responsabilità che incombe su colui che pratica uno sport e che con il suo comportamento può arrecare danni ad altri atleti. Nel caso in cui non venga rispettato l’Ordinamento sportivo abbiamo l’illecito sportivo.
Tale illecito può nascere:
- Dal mancato rispetto dei principi di lealtà dello sport;
- Dall’inosservanza di regole di uno sport;
- Dal falsificare i risultati delle competizioni, ricorrendo a mezzi illegali come il doping.
Indice
Conseguenze della responsabilità sportiva
La responsabilità in cui può incorrere uno sportivo può essere disciplinare come una sospensione, civile contrattuale o extracontrattuale qualora si preveda un risarcimento, penale in quanto l’illecito sportivo può essere reato e punibile con una sanzione penale.
Bisogna tenere conto del ‘’principio dell’esimente o scriminante sportiva’’, nessun atleta può essere considerato colpevole di un evento dannoso qualora questo evento sia conseguenza di un’azione conforme alle regole dello sport di riferimento.
Violenza negli sport
A questo punto possiamo introdurre il concetto della violenza sportiva e per comprenderla occorre distinguere se in uno sport la violenza è necessaria o non.
Infatti negli sport violenti la responsabilità sportiva tollera tali azioni violente considerandole come ‘’colpi tacitamente ammessi’’, ma pur sempre disciplinati.
La situazione cambia se tali azioni vengano commesse in uno sport non violento.
Pertanto se si dimostra che l’azione sportiva che ha provocato il danno si è svolta nel rispetto delle regole sportive di quello sport l’autore può essere esonerato dalla responsabilità penale che ne deriverebbe.
Tutele legali e strumenti protettivi
Esistono tutele garantite dalla legge che obbligano gli atleti di essere consapevoli che la pratica dell’attività sportiva da essi praticata porta il rischio di poter subire e provocare danni personali. Altre tutele sono rappresentate da strumenti ad esempio corpetti o parastinchi.
Abbiamo diversi tipi di sport in base alla violenza:
- Sport a violenza eventuale (calcio) dove la responsabilità penale scatta solo se i danni sono stati provocati dalla volontaria violazione delle regole di gioco. Si tratta di azioni
non violente di base tipiche di queste discipline sportive per le quali si può prevedere l’applicazione di una sanzione semplicemente disciplinare.
- Sport pericolosi nei quali la violenza o il contrasto fisico sono necessari (automobilismo)
- Sport estremi nei quali il contrasto fisico è dovuto alla dinamica dello sport (paracadutismo) Per entrambi si incorre nell’illecito penale quando si agisce col fine di arrecare danni ad altri agendo con dolo o colpa.
- Sport a contatto proibito (atletica) dove non si applica il principio dell’esimente sportiva, in quanto il contatto fisico è proibito.
Limite del rischio consentito
Per capire il limite entro il quale un atleta per una sua azione illecita ne risponde solo
sportivamente e quando invece incorre anche in una responsabilità penale dobbiamo introdurre il concetto del ‘’limite del rischio consentito’’, che è quel rischio che l’atleta accetta praticando quello sport per cui si ha illecito sportivo se non rispettando le regole, l’atleta provoca all’avversario lesioni inferiori al limite del rischio consentito.
Si ha illecito penale invece se il danno ha causato lesioni di grado superiore rispetto a
questo limite. Questo limite può variare:
- Da disciplina a disciplina (limite rischio calcio ≠ boxe)
- A seconda dell’importanza della competizione che si sta disputando (limite rischio dilettanti
Negli sport a violenza necessaria è accusato di illecito penale, il pugile esperto che durante un allenamento provoca gravi lesioni a un avversario di livello inferiore.
Domande da interrogazione
- Cos'è la responsabilità sportiva e quali sono le sue possibili conseguenze?
- In quali casi un atleta può essere esonerato dalla responsabilità per un danno causato durante l'attività sportiva?
- Come si classificano gli sport in base alla violenza e quali sono le implicazioni legali?
- Cosa si intende per "limite del rischio consentito" nello sport e come influisce sulla responsabilità dell'atleta?
- Qual è la differenza tra le tutele legali e le protezioni fisiche nello sport?
La responsabilità sportiva riguarda l'obbligo di un atleta di non arrecare danni ad altri attraverso il proprio comportamento nello sport. Le conseguenze possono variare da sanzioni disciplinari, come la sospensione, a responsabilità civili, contrattuali o extracontrattuali, fino a sanzioni penali in caso di reati.
Un atleta può essere esonerato dalla responsabilità se dimostra che l'azione dannosa è stata compiuta nel rispetto delle regole dello sport praticato, applicando il "principio dell'esimente o scriminante sportiva".
Gli sport si classificano in sport a violenza eventuale, sport pericolosi, sport estremi e sport a contatto proibito. Le implicazioni legali variano a seconda della categoria: per esempio, negli sport a violenza eventuale la responsabilità penale scatta solo se i danni sono causati da violazioni volontarie delle regole.
Il "limite del rischio consentito" è il livello di rischio che un atleta accetta praticando uno sport. Se un atleta causa danni che superano questo limite, può incorrere in responsabilità penale. Il limite varia a seconda dello sport e del livello della competizione.
Le tutele legali obbligano gli atleti a essere consapevoli dei rischi di danni personali nella pratica sportiva, mentre le protezioni fisiche, come corpetti o parastinchi, sono strumenti pratici per prevenire tali danni.