Concetti Chiave
- Il codice civile disciplina i rapporti di vicinato per garantire un'ordinata convivenza tra proprietà fondiarie vicine, con implicazioni economico-sociali.
- Le costruzioni devono rispettare una distanza minima di tre metri per evitare intercapedini troppo anguste e antigieniche.
- Regole specifiche riguardano muri di cinta, muri divisori e distanze per opere e piantagioni, con particolare attenzione a sostanze nocive o pericolose.
- Luci, che non affacciano sul fondo vicino, possono essere aperte senza rispettare distanze, mentre le vedute richiedono una distanza di un metro e mezzo.
- In caso di aperture di vedute abusive, il proprietario del fondo pregiudicato può esercitare l'azione negatoria per far rispettare le distanze prescritte.
Il codice civile dedica particolare attenzione ai rapporti di vicinato, si tratta di una disciplina particolarmente dettagliata che riguarda: le distanze nelle costruzioni, piantagioni, scavi, dei muri e delle acque. La prerogativa fondamentale di tale disciplina consiste nel dettare le regole atte a consentire l’ordinata esistenza tra le proprietà fondiarie vicine. Regole certamente indirizzate a risolvere conflitti individuali ma con riflessi di carattere economico-sociale generale per assicurare all proprietà fondiaria, nel suo complesso, un efficiente assetto produttivo.
La disciplina delle distanze riguarda innanzitutto quella osservabile nelle costruzioni. Il principio generale dettato dal codice è quello dell’osservanza, tra le costruzioni, di una distanza di almeno tre metri. Ciò per evitare che tra le costruzioni stesse vi siano intercapedini troppo anguste e antigieniche.
Regimi peculiari sono dettati per muri di cinta, muri divisori e utilizzazione del muro comune. Altre disposizioni prevedono le distanze da osservare per opere diverse dalle costruzioni e per le piantagioni. Importante risulta l'art. 890, che impone per manufatti o depositi di sostanze nocive o pericolose l'osservanza della distanza per preservare i fondi vicini. Minutamente è disciplinata poi la distanza da osservare per piantare siepi ed alberi prevedendo la relativa estirpazione in caso di piantagione a distanza inferiore da quella prescritta. Si tratta ancora poi la disciplina relativa alle luci e vedute. Luci sono le aperture che consentono il passaggio di luce ed aria, ma non affacciano sul fondo vicino. Vedute sono le aperture che permettono di affacciarsi e guardare di fronte, obliquamente o lateralmente. L’apertura di luci non deve rispettare distanze potendosi esse aprire anche sul muro posto sul confine. Le luci possono essere chiuse ad iniziativa del vicino ove sussistano le condizioni per acquistare la comunione del muro o per costruire in aderenza. Le vedute possono essere aperte solo ad una distanza di un metro e mezzo dal fondo vicino. Il carattere di veduta risulta rilevante in quanto determina le conseguenze in ordine alla distanza delle costruzioni. In caso di apertura di vedute abusive, il proprietario del fondo pregiudicato può esercitare l'azione negatoria.
Domande da interrogazione
- Qual è la distanza minima che deve essere rispettata tra le costruzioni secondo il codice civile?
- Quali sono le disposizioni relative alle piantagioni e alle distanze da rispettare?
- Cosa sono le "luci" e le "vedute" e quali regole si applicano ad esse?
Il codice civile stabilisce che tra le costruzioni deve essere rispettata una distanza minima di almeno tre metri per evitare intercapedini troppo anguste e antigieniche.
Le disposizioni prevedono distanze specifiche per piantare siepi ed alberi, con la possibilità di estirpare le piantagioni che non rispettano le distanze prescritte.
Le "luci" sono aperture che permettono il passaggio di luce ed aria senza affacciarsi sul fondo vicino, mentre le "vedute" permettono di affacciarsi e guardare. Le luci non devono rispettare distanze specifiche, mentre le vedute devono essere aperte ad almeno un metro e mezzo dal fondo vicino.