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Al proprietario competono due principali facoltà:
GODIMENTO, cioè di utilizzare e sfruttare il bene;
DISPOSIZIONE, cioè di vendere, donare, concedere a terzi, trasformare il bene stesso.
Il diritto di proprietà è un diritto assoluto: si stabilisce un rapporto giuridico tra il proprietario e gli altri soggetti. Questi devono astenersi dal compiere qualsiasi atto che ostacoli le facoltà che spettano al proprietario.
“La proprietà privata riconosciuta e garantita dalla legge” (art 42 Costituzione), quindi non può essere eliminata da una legge ordinaria. La legge deve anche determinare i modi di acquisto, di godimento e i limiti della proprietà allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La funzione sociale indica che la Costituzione non ammette la proprietà per un pure interesse egoistico.
L'espropriazione è il fenomeno per cui la pubblica amministrazione impone coattivamente (cioè anche contro il volere del proprietario) il trasferimento della proprietà da un soggetto a un altro. Perché questa avvenga ci devono essere 3 presupposti:
deve sussistere un pubblico interesse;
può essere disposta solo nei casi previsti dalla legge;
il soggetto espropriato deve essere indennizzato tramite pagamento di una somma di denaro.
Il codice civile distingue due modi di acquisto della proprietà:
A TITOLO DERIVATIVO: la proprietà passa al nuovo proprietario direttamente dal precedente. Si ha principalmente quando avviene per effetto di un contratto;
A TITOLO ORIGINARIO: chi ottiene la proprietà non ha alcun rapporto con il precedente proprietario, cioè non ottiene il diritto né tramite successione né contratto.
Il proprietario che vede in qualche modo leso o minacciato il suo diritto di proprietà può ricorrere al giudice proponendo uno di 4 tipi di azioni:
AZIONE DI RIVENDICAZIONE: il proprietario può agire contro chi abusivamente possiede o detiene la cosa oggetto del diritto per ottenere la disponibilità. È la più importante;
AZIONE NEGATORIA: viene esercitata dal proprietario per negare l’esistenza di un diritto reale sulla cosa oggetto di proprietà, affermata da un altro soggetto;
AZIONE DI REGOLAMENTO DI CONFINI;
AZIONE PER APPOSIZIONE DI TERMINI.
Diritto di un soggetto (proprietario) di godere e disporre liberamente di un
La Proprietà certo bene in modo pieno ed esclusivo
Diritto reale più Al proprietario competono due principali facoltà:
importante -DISPOSIZIONE, cioè di
-GODIMENTO, cioè di vendere, donare, concedere
utilizzare e sfruttare il bene; a terzi, trasformare il bene
stesso.
Si stabilisce un rapporto giuridico tra il proprietario e
Il diritto di proprietà è un diritto assoluto gli altri soggetti
Questi devono astenersi dal compiere
“La proprietà privata riconosciuta e garantita qualsiasi atto che ostacoli le facoltà che
dalla legge” (art 42 Costituzione), quindi non spettano al proprietario
può essere eliminata da una legge ordinaria
La legge deve anche determinare i modi di Questa indica che la Costituzione non
acquisto, di godimento e i limiti della proprietà ammette la proprietà per un pure interesse
allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di egoistico.
renderla accessibile a tutti ESPROPRIAZIONE: fenomeno per cui la pubblica
Perché questa avvenga ci devono essere 3 amministrazione impone coattivamente (cioè anche
contro il volere del proprietario) il trasferimento della
presupposti: proprietà da un soggetto a un altro.
-deve sussistere un pubblico interesse;
-può essere disposta solo nei casi previsti dalla
legge;
-il soggetto espropriato deve essere
indennizzato tramite pagamento di una somma
di denaro.