Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Lo stato liberale si basa sull'eguaglianza giuridica, come enunciato nella Dichiarazione francese del 1789, che afferma l'uguaglianza e la libertà per tutti gli uomini.
  • Nel regime liberale, ogni individuo è considerato membro della collettività nazionale, superando le distinzioni di status sociale e territoriale tipiche del sistema feudale.
  • I diritti individuali nascono dalle Dichiarazioni per poi essere inseriti nei testi costituzionali, con una successiva protezione anche a livello internazionale tramite convenzioni.
  • Le costituzioni e le norme internazionali hanno promosso modelli di diritti generalmente accettati, ma la loro applicazione universale è ostacolata dalle differenze culturali e geopolitiche.
  • La Dichiarazione della Virginia del 1776, nata dalla ribellione delle colonie americane, è un documento fondamentale che ha preceduto la Dichiarazione francese.

La posizione del cittadino nello Stato liberale

Lo stato liberale si fonda sul principio dell’eguaglianza giuridica di tutti i soggetti. La Dichiarazione francese del 1789 recita: «Gli uomini nascono e restano liberi ed eguali in diritti” e “la legge non può vietare altro che le azioni nocive per la società. Tutto ciò che non è vietato dalla legge non può essere impedito e nessuno può essere costretto a fare ciò che non ordina».
Il regime liberale delle libertà è unico e generale e considera il singolo come membro della collettività nazionale, non varia più, dunque, come nel regime feudale, a seconda dello status territoriale e sociale del soggetto.

L’eguaglianza giuridica di ogni individuo è garantita dalla fonte costituzionale e incontra un limite esclusivo nel rispetto della libertà altrui. Un soggetto può fare tutto ciò che non nuoccia ad altri.
Secondo due diverse concezioni, lo Stato o riconosce e dichiara libertà innate nell’uomo o dà concreta vita ai diritti disciplinandoli espressamente.

I diritti individuali trovano originaria disciplina nelle Dichiarazioni, poi vengono via via inclusi nel testo costituzionale. Successivamente, la tutela dei diritti raggiunge anche una dimensione internazionale, grazie all’adozione di convenzioni in materia. Discipline costituzionali e internazionali hanno agevolato la diffusione di modelli organici di diritti oggi tendenzialmente condivisi, tuttavia la vocazione universalistica delle libertà trova grandi ostacoli nelle difficoltà di condivisione dei diritti occidentali in aree geopolitiche diverse.
Fondamentale è la Dichiarazione della Virginia del 1776, precedente a quella francese e nata dalla ribellione delle colonie americane contro l’Inghilterra.

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