Concetti Chiave
- Il popolo è l'elemento essenziale di ogni organizzazione politica, e i suoi membri sono chiamati cittadini.
- La cittadinanza è uno status giuridico che definisce i diritti e i doveri del singolo verso lo Stato, esclusivo per i cittadini.
- Le nozioni di cittadino e cittadinanza sono recenti, nate con la Rivoluzione francese, in contrasto con la condizione di suddito della monarchia assoluta.
- In Italia, la cittadinanza è regolata dalla legge n. 91 del 1992, che prevede l'acquisizione per diritto di nascita (ius sanguinis) e, in casi particolari, per diritto del suolo (ius soli).
- La nazionalità differisce dalla cittadinanza, in quanto include coloro che condividono una storia, lingua e cultura comune.
L’elemento essenziale di qualsiasi organizzazione politica è il popolo. I singoli individui che compongono il popolo si denominano cittadini. La cittadinanza è un concetto giuridico e consiste nello status (cioè nel complesso di situazioni giuridiche) risultante dai diritti e dai doveri del singolo nei confronti dello Stato. Si tratta di un particolare legame (il rapporto di cittadinanza), uguale per tutti i cittadini, da cui gli stranieri sono esclusi.
Le nozioni di cittadino e di cittadinanza sono recenti in quanto risalgono alla Rivoluzione francese. In precedenza, sotto la monarchia assoluta, esistevano solo sudditi, parola che indica la condizione di soggezione a un potere cui si deve obbedire. La cittadinanza si acquista e si perde. Ogni Stato stabilisce i criteri per mezzo dei quali ciò avviene. In Italia l’acquisto della cittadinanza è disciplinato dalla l. n. 91 del 1992, in base alla quale la cittadinanza spetta per diritto di nascita (ius sanguinis) ai nati (anche all’estero) da un genitore italiano. Alla nascita è equiparata l’adozione da parte di cittadini italiani. Essa spetta anche, per diritto del suolo (ius soli), ai nati in Italia, figli di genitori ignoti o apolidi, e a coloro ai quali i genitori stranieri non possono trasmettere la loro cittadinanza, secondo la loro legge. Questa seconda ipotesi è del tutto residuale, e si discute da tempo sulla necessità di varare una legge che conceda la cittadinanza ai bambini nati in Italia da cittadini immigrati (come accade, per esempio, negli USA). Diversa dalla cittadinanza è la nazionalità. I concetti di “nazionalità” e “nazione” comprendono tutti coloro che si riconoscono in una storia, una lingua e una cultura comune.