Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il modello statale conserva la sua efficacia nonostante la crisi, poiché nessuna organizzazione internazionale possiede sovranità.
  • La crisi di uno stato è identificata dalla perdita di autosufficienza e sovranità, ma non indica il superamento del modello statale.
  • La forma di stato occidentale è spesso adottata dai nuovi stati indipendenti, rappresentando una "universalizzazione dei modelli".
  • La sovranità territoriale rimane fondamentale, con trattati che evitano l'ingerenza esterna e consolidano il principio della non modificabilità dei confini.
  • Ogni stato esercita tre attività essenziali: legislativa, esecutiva e giurisdizionale, gestite da organi distinti nei sistemi di separazione dei poteri.

Permanenza del modello Stato

Nonostante la grave crisi del modello statale, al giorno d’oggi non esistono organizzazioni internazionali che godano di sovranità: forma di stato e sovranità statale continuano dunque a mantenere la propria efficacia.
In concreto, quindi, è possibile parlare di crisi statale con riferimento a un determinato Paese, ma ciò non può indicare il superamento della forma di stato come modello organizzativo.
In particolare, è possibile parlare di crisi di un determinato stato nel caso in cui si riscontri che esso abbia perso i requisiti di autosufficienza e sovranità potestativa.


Nella maggior parte dei casi, la forma di stato presa ad esempio è quella tipica dei Paesi occidentali: gli stati che ottengono l’indipendenza, infatti, hanno la tendenza ad adottare le istituzioni tipiche della tradizionale forma di stato europea; a tal proposito si parla di «universalizzazione dei modelli».
Nelle nuove esperienze statali, il concetto di sovranità territoriale continua a mantenere un valore fondamentale: ciò spiega l’inserimento, nei trattati internazionali e sovranazionali, di clausole volte ad ovviare pericoli di eccessiva ingerenza da parte di enti terzi.
In particolare, dopo il secondo conflitto mondiale il principio di sovranità territoriale è rimasto consolidato ed è stato affiancato dal criterio della non modificabilità dei confini.
Ogni stato, a prescindere dalle sue caratteristiche assestanti, presenta tre tipi essenziali di attività:
- legislativa, che consiste nella produzione di norme;
- esecutiva, che mira alla concreta attuazione delle suddette norme al fine di realizzare finalità collettive;
- giurisdizionale, volta ad assicurare il rispetto di norme e disposizioni.
Negli ordinamenti a separazione di poteri, le suddette attività sono affidate a diversi organi statali incaricati di svolgerle (organi legislativi, esecutivi e giurisdizionali).
L’attuazione dei tre poteri fondamentali può essere affiancata ad attività che per via della loro rilevanza assumono una propria autonomia. Tra queste rientrano l’attività costituente, quella di revisione costituzionale e di indirizzo politico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la situazione attuale del modello statale e della sovranità?
  2. Nonostante la crisi del modello statale, non esistono organizzazioni internazionali con sovranità, quindi la forma di stato e la sovranità statale mantengono la loro efficacia.

  3. Cosa si intende per "universalizzazione dei modelli" nel contesto statale?
  4. Si riferisce alla tendenza degli stati che ottengono l'indipendenza ad adottare le istituzioni tipiche della tradizionale forma di stato europea.

  5. Quali sono le tre attività essenziali di ogni stato?
  6. Ogni stato presenta attività legislative, esecutive e giurisdizionali, affidate a diversi organi statali nei sistemi a separazione di poteri.

Domande e risposte

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