Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La legge del 1982 definisce "associazione segreta" come un gruppo che compie atti per sovvertire la democrazia italiana.
  • La Costituzione italiana tutela specificamente le associazioni sindacali e politiche, con obblighi e diritti definiti agli articoli 39 e 49.
  • L'articolo 49 garantisce il diritto di formare partiti politici, ma con il divieto di perseguire fini antidemocratici.
  • Dopo le crisi politiche del 2011-2012, è stata abolita ogni forma di finanziamento pubblico ai partiti nel 2013.
  • L'ordinamento giuridico italiano è stato progettato per promuovere un sistema democratico, in contrapposizione al passato fascista del partito unico.

Partiti politici e sindacali

Determinando lo scioglimento della loggia massonica B2, la legge provvedimento del 1982 ha definito il concetto di «associazione segreta», asserendo che è considerata segreta un’associazione che, tacitamente, compia atti per sovvertire i fondamenti democratici della Repubblica italiana.
La Costituzione tutela, in particolare, due forme specifiche di associazioni: le associazioni sindacali (ex articolo 39) e le associazioni politiche (ex articolo 49).

Il primo comma dell’articolo 39 definisce i sindacati «liberi»: ad essi, infatti, è imposto l’unico obbligo di registrarsi presso uffici locali o centrali. L’articolo 49, invece, afferma che «tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale». L’esercizio di tale diritto è preposto e regolamentato ai sensi dei limiti imposti dall’articolo 18. Le due disposizioni, dunque, sono correlate: l’articolo 49 riconosce e garantisce il diritto di costituire partiti politici i quali, però, ai sensi dell’articolo 18 non possono mai perseguire fini antidemocratici. Negli anni recenti i partiti politici sono stati esortati ad adottare, nell’ambito del diritto interno, ad adottare statuti estremamente democratici. In seguito alla crisi politica del 2011 e del 2012 è stata prima determinata una forte riduzione dei bilanci elettorali e poi, nel 2013, l’abolizione ogni forma di contributo pubblico ai partiti politici. Una legge di attuazione dell’articolo 49, pertanto, si configurerebbe come provvedimento necessario.
Il costituente ha riservato una particolare attenzione all’istituzione di partiti democratici estremamente democratici poiché, in seguito al ventennio fascista, caratterizzati dalla vigenza del partito unico nazionale fascista (PNF), si sentiva la forte necessità di creare un modello democratico fondato su basi solidi e, soprattutto, nettamente democratiche. L’ordinamento giuridico italiano, pertanto, è fondato su un sistema collettivo preposto e regolamentato sulla base

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