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Concetti Chiave

  • L'obiezione di coscienza nasce dal conflitto tra leggi naturali e statali, e tra principi personali e sociali.
  • Le persone possono seguire codici morali che non coincidono con dottrine religiose ufficiali.
  • La secolarizzazione e il pluralismo religioso aumentano i conflitti tra leggi dello Stato e norme religiose.
  • Le posizioni di coscienza sono riconosciute, e chi le segue potrebbe non essere sanzionato dallo Stato.
  • La società confessionale può integrare imperativi religiosi e civili senza contraddizioni.

Indice

  1. Contrasto tra leggi e coscienza
  2. Conflitti tra Stato e religione

Contrasto tra leggi e coscienza

Contrasto tra legge di natura e legge dello Stato, principi della coscienza e principi della società civile; conflitti di lealtà. Una persona si sente di seguire un certo codice di comportamento che non sempre coincide con la dottrina religiosa. Certi imperativi di coscienza meritano tutela nella società confessionale, in cui c’è ispirazione religiosa ma non c’è discrasia tra imperativo religioso e imperativo civile.

Conflitti tra Stato e religione

Le prescrizioni dello Stato possono entrare in conflitto con quelle della religione. Si assiste ad un processo di secolarizzazione, a cui si aggiunge l’aumento delle credenze religiose che creano situazioni imprevedibili. Il pluralismo religioso può aumentare le ipotesi di conflitto tra la normativa statale e quella religiosa. Chi non ottempera alle prescrizioni civili, cadrà nelle misure sanzionatrici dello Stato. Si è preso atto di queste posizioni di coscienza. Chi non ottempera alla normativa statale lo fa per obbedire ad un imperativo più alto e il suo comportamento non è più sanzionato in modo generale

l'obiezione di coscienza come scelta

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