Concetti Chiave
- Il lavoratore in malattia deve evitare attività che peggiorino la sua condizione e rispettare l'obbligo di reperibilità.
- La mancata osservanza degli obblighi può portare a sanzioni disciplinari, compreso il licenziamento.
- La comunicazione di assenza per malattia al datore di lavoro è seguita dall'invio della certificazione medica all'Inps.
- Il medico trasmette il certificato telematicamente all'Inps, che inoltra al datore di lavoro solo la diagnosi per privacy.
- La certificazione telematica è applicabile anche per malattie professionali e infortuni sul lavoro, con trasmissione all'Inail.
Obblighi del lavoratore in malattia
Il lavoratore infortunato o in malattia extraprofessionale deve rispettare alcuni obblighi legati allo stato di inabilità: in primo luogo egli è tenuto a non svolgere attività che comportino un aggravamento delle sue condizioni fisiche o psichiche, oltre a dover rispettare l’obbligo di reperibilità. La mancata osservanza di tali doveri può determinare sanzioni disciplinari per assenza ingiustificata dal lavoro, compreso persino il licenziamento.
L’accertamento sanitario della malattia o dell'infortunio avviene in due fasi:
- il lavoratore comunica al datore di lavoro la propria assenza per malattia, in modo da consentirgli di adottare gli appositi provvedimenti sostitutivi;
- in secondo luogo, il lavoratore deve inviare la certificazione medica che attesti la malattia, rilasciata dal proprio medico di fiducia.
Il lavoratore, inoltre, è tenuto a farsi visitare tempestivamente da un medico è, se il datore di lavoro lorichiede, a fornire a questi il numero di protocollo del certificato entro il termine indicato dal CCNL.
Se questi obblighi non vengono adempiuti, l'assenza dal lavoro è considerata ingiustificata ai fini retributivi e può persino generare sanzioni disciplinari, conservative o estintive in base alla lunghezza del periodo di assenza.
Il meccanismo della certificazione telematica vale anche per la malattia professionale e l'infortunio sul lavoro: in questi casi il certificato deve essere trasmesso all’Inail dal medico di famiglia, il quale deve inviarlo entro 24 ore a partire dal giorno successivo in cui il controllo sanitario è stato effettuato.