Concetti Chiave
- Il voto è caratterizzato da obbligatorietà, segretezza e personalità, con suddivisione in circoscrizioni territoriali per assegnare seggi parlamentari.
- Il ritaglio artificioso delle circoscrizioni può creare squilibri a favore dei partiti di governo, noto in paesi come USA e Francia.
- Alcuni Stati, come Israele e Olanda, usano un'unica circoscrizione nazionale per il processo elettorale.
- I sistemi elettorali si distinguono in uninominali e plurinominali, in base al numero di seggi assegnati per circoscrizione.
- Il criterio maggioritario può prevedere scrutinio a plurality o majority, influenzando l'elezione in base al numero di voti ottenuti.
Caratteristiche del voto
Le modalità di voto variano da ordinamento a ordinamento, ma si rintracciano alcuni caratteri comuni: il voto è libero e obbligatorio, segreto e personale.
In ogni caso, è fondamentale la ripartizione dei votanti in circoscrizioni territoriali, per poi procedere all’assegnazione dei seggi parlamentari e al computo dei voti secondo il metodo prescelto. Le circoscrizioni elettorali sono ripartizioni territoriali da individuare razionalmente per la divisione del territorio nazionale in quote equilibrate di votanti.
Il fenomeno del ritaglio artificioso delle circoscrizioni, con squilibri di popolazione, volto ad avvantaggiare i partiti di governo è noto In USA e in Francia. La questione è diversa per gli Stati che scelgono l’unica circoscrizione nazionale (Israele e Olanda).
Sistemi elettorali e criteri
In base alle modalità di computo dei voti e alla ripartizione dei sessi, è possibile distinguere diversi sistemi elettorali. Si parla di sistema uninominale se ad ogni circoscrizione viene assegnato un solo seggio; di sistema plurinominale se ad ogni circoscrizione spettano più seggi.
Si distingue poi il criterio maggioritario da quello proporzionale per il calcolo dei voti espressi.
Il criterio maggioritario comporta, nel sistema uninominale, l’elezione di un solo candidato per seggio e quindi per circoscrizione; nel sistema plurinominale, in cui viene usato più raramente, comporta invece l’elezione di un candidato a seggio, più di uno per ogni circoscrizione. Il criterio maggioritario può prevedere un sistema di scrutinio secondo il principio di plurality (scrutinio maggioritario ad un solo turno con elezione di chi ottiene più voti, anche solo con maggioranza relativa); o un sistema di scrutinio con principio di majority (scrutinio maggioritario ad un turno con previsione di maggioranza assoluta e, quando questa non viene raggiunta, si passa alla seconda turnazione di voto con ballottaggio a maggioranza relativa fra i due candidati più votati).
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche comuni del voto nei diversi ordinamenti?
- Qual è la differenza tra il sistema uninominale e plurinominale?
- Come si distinguono i criteri maggioritario e proporzionale nel calcolo dei voti?
Il voto è caratterizzato dall'essere libero, obbligatorio, segreto e personale, con una ripartizione dei votanti in circoscrizioni territoriali per l'assegnazione dei seggi parlamentari.
Nel sistema uninominale, ad ogni circoscrizione viene assegnato un solo seggio, mentre nel sistema plurinominale, ad ogni circoscrizione spettano più seggi.
Il criterio maggioritario prevede l'elezione di un solo candidato per seggio, mentre il criterio proporzionale distribuisce i seggi in base alla percentuale di voti ottenuti dai partiti.