Concetti Chiave
- L'arbitrato internazionale permette alle parti di risolvere le controversie istituendo un collegio giudicante solo dopo l'insorgere del conflitto.
- Esistono due tipi di arbitrato: completo, con regole e modalità definite, e incompleto, senza dettagli specifici.
- I mezzi arbitrali sono adatti per controversie tra stati, ma non tra stati e privati.
- I tribunali internazionali, come la Corte permanente di giustizia internazionale, hanno svolto un ruolo crescente nella risoluzione delle dispute.
- La Carta delle Nazioni Unite consente agli stati di scegliere liberamente il metodo di risoluzione delle controversie più adatto.
Indice
Arbitrato e collegio giudicante
Le parti possono scegliere di dirimere la controversia servendosi dell’arbitrato, che implica l’istituzione di un collegio giudicante composto ex post (giudiziale). Dunque, mentre il giudice è sempre precostituito (egli applica un potere pregiudiziale), il collegio arbitrale gode di potere giudiziale (esso sarà costituito solo in seguito al sorgere di una controversia tra soggetti di diritto internazionale). L’arbitrato può essere completo o incompleto.
Tipologie di arbitrato
Nell’arbitrato incompleto figura un gruppo di stati tra di loro in conflitto che assumono l’impegno di risolvere la controversia servendosi di un arbitrato, senza altresì indicare secondo quali modalità, regole e tempistiche il collegio dovrà agire. Nell’arbitrato completo, invece, le parti contraenti si impegnano, nel caso in cui sorga una controversia, a deferire la questione a un arbitro, definendo in maniera esatta e dunque non solo approssimativa le regole e le modalità secondo cui il collegio arbitrale dovrà agire.
Gli strumenti finora analizzati possono essere utilizzati in relazione a controversie interstatali (fra due soggetti di diritto internazionale), ma non possono porsi quali strumenti di soluzione delle controversie tra stato e privato.
Tribunali internazionali e loro evoluzione
I tribunali internazionali, la cui costituzione è relativamente recente, cominciarono ad affermarsi con la Corte permanente di giustizia internazionale, ente operativo dal 1922 nella città dell’Aia. Essa si trasformò nell’organo giurisdizionale delle Nazioni unite (C.i.g.), tribunale internazionale indipendente (anch’essa risiedente all’Aia: tale scelta rimarca ulteriormente l’indipendenza che contraddistingue l’attività della C.i.g, operante dal 1946).
Mezzi pacifici per risoluzione delle controversie
In generale, i mezzi pacifici, sia di natura diplomatica che giudiziale, vengono utilizzati dagli stati per risolvere le controversie tra loro emergenti. L’art. 33 della Carta delle Nazioni unite lascia agli stati la libera scelta di servirsi dello strumento di risoluzione da loro ritenuto più idoneo ed efficace.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra arbitrato completo e incompleto?
- Qual è l'evoluzione dei tribunali internazionali?
- Quali sono i mezzi pacifici per la risoluzione delle controversie secondo la Carta delle Nazioni Unite?
Nell'arbitrato incompleto, gli stati in conflitto si impegnano a risolvere la controversia tramite arbitrato senza specificare modalità e regole. Nell'arbitrato completo, le parti definiscono esattamente le regole e modalità per l'azione del collegio arbitrale.
I tribunali internazionali iniziarono con la Corte permanente di giustizia internazionale nel 1922, evolvendosi nell'organo giurisdizionale delle Nazioni Unite (C.i.g.) nel 1946, sottolineando l'indipendenza della sua attività.
La Carta delle Nazioni Unite, art. 33, consente agli stati di scegliere liberamente lo strumento di risoluzione delle controversie che ritengono più idoneo ed efficace, sia di natura diplomatica che giudiziale.