Concetti Chiave
- Il Codice della navigazione utilizza l'euro come unità per calcolare la somma limite, mentre la Convenzione di Londra del 1976 impiega il DSP, una misura del FMI.
- La Convenzione di Londra estende i benefici della limitazione risarcitoria a più soggetti, inclusi assicuratori e soccorritori, oltre all'armatore.
- Nel Codice, la limitazione si applica a tutte le obbligazioni sorte durante il viaggio, mentre la Convenzione la limita a danni ai passeggeri e operazioni di soccorso.
- Esistono due visioni sulla limitazione risarcitoria: una come limitazione del debito e l'altra, più diffusa, come limitazione di responsabilità dell'armatore.
- La concezione prevalente considera la limitazione risarcitoria come una vera limitazione di responsabilità basata sul valore della nave, del nolo e dei proventi.
Limitazione risarcitoria dell’armatore - Differenze tra C.n. e Convenzione di Londra del 1976
La Convenzione di Londra del 1976 e il Codice della navigazione si esprimono diversamente in merito all’istituto della limitazione risarcitoria dell’armatore.
Mentre nel Codice della navigazione la somma limite è calcolata in euro, la Convenzione di Londra si serve di un’unità di misura appositamente creata dal Fondo monetario internazionale (FMI), definita «DSP (diritti speciali di prelievo)»: Un DSP equivale a un euro.
In secondo luogo, mentre il Codice riserva la possibilità di beneficiare di tale istituto esclusivamente all’armatore, la Convenzione estende questa prerogativa anche all’assicuratore, a eventuali soccorritori, ai membri dell’equipaggio e al proprietario della nave che non coincida con l’armatore.
Codice e Convenzione si differenziano anche nell’indicare il tipo di obbligazioni per le quali può essere attivato l’istituto della limitazione risarcitoria:
- il Codice accoglie il cosiddetto «principio della globalità» secondo cui la somma limite può esser invocata per tutte le obbligazioni (contrattuali ed extracontrattuali) sorte durante il viaggio;
- la Convenzione di Londra, invece, specifica che il beneficio della somma limite può essere invocata solo in caso di danni ai passeggeri (morte o lesioni personali) o ai loro bagagli e di danni arrecati durante operazioni di soccorso.
In via generale, la limitazione del debito può essere considerata una forma limitativa della responsabilità.
- la prima, meno seguita, considera la limitazione risarcitoria come una limitazione del debito. Sulla base di questa ipotesi, dunque, l’armatore sarebbe tenuto a rispondere del danno richiesto con l’intero patrimonio e non solo con il valore della nave, del nolo e dei proventi;
- la maggior parte degli studiosi considera però tale limitazione come una vera e propria limitazione di responsabilità dell’armatore, il quale è tenuto a rispondere del danno sulla base del valore di nave, nolo e proventi.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra il Codice della navigazione e la Convenzione di Londra del 1976 riguardo alla limitazione risarcitoria dell'armatore?
- In quali casi la Convenzione di Londra del 1976 permette di invocare la limitazione risarcitoria?
- Come viene interpretata la limitazione del debito secondo le due dottrine menzionate nel testo?
Il Codice della navigazione calcola la somma limite in euro e riserva l'istituto solo all'armatore, mentre la Convenzione di Londra utilizza i DSP e estende il beneficio anche ad assicuratori, soccorritori, membri dell'equipaggio e proprietari non armatori.
La Convenzione di Londra permette di invocare la limitazione risarcitoria solo in caso di danni ai passeggeri (morte o lesioni personali), ai loro bagagli e durante operazioni di soccorso.
Una dottrina meno seguita vede la limitazione come una limitazione del debito, mentre la dottrina prevalente la considera una limitazione di responsabilità, basata sul valore della nave, nolo e proventi.