Concetti Chiave
- La libertà di ricerca scientifica è protetta dalla costituzione, basata su principi come la dignità umana e il pluralismo.
- I confini della scienza si interrogano tra limiti etici e giuridici, specialmente con l'avanzare delle biotecnologie.
- Le biotecnologie mirano a controllare e modificare i processi biologici per migliorare beni e servizi per l'uomo.
- La legge italiana del 2004 sulla procreazione assistita imponeva restrizioni severe, come il divieto di tecniche eterologhe.
- La sentenza del 2009 ha dichiarato incostituzionali alcuni aspetti della legge, ampliando le possibilità per i medici nella procreazione assistita.
Indice
Libertà e principi costituzionali
La libertà alla ricerca scientifica è tutelata a livello costituzionale. Per dare sostanza ai contorni apparentemente evanescenti di questa libertà occorre riferirsi ad altri principi e valori costituzionalmente protetti: da un lato, il principio personalista e la dignità e integrità umana; dall’altro, il principio pluralista in relazione ai contenuti e ai mezzi della ricerca, cui ripugna qualunque forma di scienza ufficiale consueta agli stati totalitari o agli stati confessionali.
Confini etici e giuridici della scienza
Ma quali sono i confini della scienza? Essi vanno cercati solo nell’etica o possono incontrare limiti giuridici? Problemi nuovi pone la diffusione delle biotecnologie, ossia quel complesso di tecniche scientifiche multidisciplinari che mirano a incidere sui processi biologici della materia vivente in campo umano, animale e vegetale, intervenendo sul patrimonio genetico. Si tratta del tentativo della scienza di porre sotto controllo e ridefinire le caratteristiche della struttura biologica della vita e della natura, al fine di trarne beni o servizi utili all’uomo.
Procreazione assistita e normativa
Fra tali tecniche vanno annoverati i metodi di procreazione medicalmente assistita, i quali scindono la riproduzione umana dall’atto sessuale, fino a prescindere dall’esistenza di un legame genetico. La materia è stata disciplinata dalla l. 19 febbraio 2004, n. 40, che ha introdotto vincoli molto stringenti: divieto di tecniche di tipo eterologo, cioè usando gameti di soggetti estranei alla coppia; accesso limitato a «coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi»; creazione di non più di tre embrioni destinati a un unico e contemporaneo impianto. La legge è stata però dichiarata incostituzionale in più punti. Da principio, la sent. 151/2009 ha fatto cadere il limite dei tre embrioni, consentendo al medico di valutare caso per caso, in relazione alle condizioni soggettive e alla salute della donna che ricorre alla procreazione assistita, quanti embrioni produrre e quanti impiantarne di volta in volta.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della libertà nella ricerca scientifica secondo la costituzione?
- Quali sono i limiti etici e giuridici della scienza, in particolare riguardo alle biotecnologie?
- Come è stata regolamentata la procreazione medicalmente assistita in Italia e quali modifiche sono state apportate?
La libertà nella ricerca scientifica è protetta a livello costituzionale, richiedendo il rispetto di principi come la dignità umana e il pluralismo, evitando forme di scienza ufficiale tipiche di stati totalitari o confessionali.
I limiti della scienza possono essere sia etici che giuridici, specialmente con la diffusione delle biotecnologie che mirano a modificare i processi biologici, sollevando nuove questioni etiche e legali.
La legge n. 40 del 2004 ha imposto restrizioni severe sulla procreazione assistita, ma la sentenza 151/2009 ha dichiarato incostituzionale il limite dei tre embrioni, permettendo ai medici di decidere caso per caso.