Concetti Chiave
- Gli articoli 18 e 39 della Costituzione italiana trattano rispettivamente la libertà di associazione e quella di organizzazione sindacale, rappresentando ambiti distinti.
- La Costituzione non fornisce una definizione giuridica di organizzazione sindacale; l'unica definizione esistente è quella data dall'OIL, che include organizzazioni di lavoratori o datori con lo scopo di promuovere e difendere interessi degli aderenti.
- L'organizzazione sindacale è libera da interferenze esterne, permettendo ai sindacati e ai loro membri di agire con diritto individuale che si esercita collettivamente.
- La libertà sindacale positiva si riferisce al diritto di aderire a un sindacato, mentre la libertà sindacale negativa riguarda la facoltà di non aderire, concetto non esplicitamente trattato dalla Costituzione.
- L'articolo 15 dello Statuto dei lavoratori vieta atti che condizionano l'occupazione alla partecipazione o meno a un sindacato, proteggendo la scelta individuale.
Indice
Libertà di associazione e sindacale
Gli artt. 18 e 39 della Costituzione disciplinano ambiti molto diversi: il primo riguarda la libertà di associazione; il secondo la libertà di organizzazione sindacale. Si tratta quindi di due aree di interesse fra loro diverse: per questo motivo la libertà ex art. 39 Cost. Non può essere considerata una proiezione dell’art. 18.
Definizione di organizzazione sindacale
La Costituzione non definisce dal punto di vista giuridico l’organizzazione sindacale: l’unica nozione oggi esistente è stata fornita dall’OIL. Un’organizzazione di lavoratori o datori di lavoro è sindacale se ha lo scopo di promuovere e difendere gli interessi degli aderenti. La definizione è valida per qualsiasi forma giuridica del rapporto di lavoro, non solo quello subordinato.
Libertà sindacale e diritti individuali
L’organizzazione sindacale è libera perché è immune da interferenze di soggetti terzi, pubblici e privati. La statuizione attiene anche alla libertà di agire, riconosciuta a tutti i sindacati, i cui membri la esercitano sotto forma di diritto a titolarità individuale. Ciò vuol dire che ogni individuo ha la facoltà di coalizzarsi con altri per tutelare i propri interessi: per questo motivo, la libertà sindacale è riconosciuta al singolo ma il diritto che ne deriva è esercitato collettivamente.
Libertà sindacale positiva e negativa
La possibilità per ogni lavoratore di aderire a un’organizzazione sindacale dà vita alla libertà sindacale positiva. I giuristi si sono chiesti se, al contrario, la facoltà di non aderire a nessuna organizzazione costituisca libertà sindacale negativa. In tal senso non si esprime la Costituzione né alcuna Convenzione internazionale; l’articolo 15 dello Statuto dei lavoratori, tuttavia, prevede la nullità di qualsiasi patto o atto che subordini l’occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca a un’associazione sindacale o che lo discrimini per non averlo fatto.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra la libertà di associazione e la libertà di organizzazione sindacale secondo la Costituzione?
- Come viene definita un'organizzazione sindacale?
- Cosa si intende per libertà sindacale positiva e negativa?
Gli articoli 18 e 39 della Costituzione trattano rispettivamente la libertà di associazione e la libertà di organizzazione sindacale, due ambiti distinti che non possono essere considerati proiezioni l'uno dell'altro.
La Costituzione non fornisce una definizione giuridica di organizzazione sindacale; tuttavia, l'OIL definisce tali organizzazioni come quelle che promuovono e difendono gli interessi dei loro membri, applicabile a qualsiasi forma giuridica di rapporto di lavoro.
La libertà sindacale positiva si riferisce alla possibilità per i lavoratori di aderire a un sindacato, mentre la libertà sindacale negativa riguarda la facoltà di non aderire a nessuna organizzazione, sebbene la Costituzione non si esprima esplicitamente su quest'ultima.