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Concetti Chiave

  • L'imprenditore agricolo svolge attività di coltivazione, selvicoltura e allevamento, con possibilità di espandersi a manipolazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
  • Le attività agricole per connessione includono agriturismo e valorizzazione del territorio, con vantaggi fiscali rispetto agli obblighi degli imprenditori commerciali.
  • Il piccolo imprenditore si caratterizza per la prevalenza del lavoro personale e familiare, con agevolazioni come l'assenza di obblighi contabili e di iscrizione al Registro delle Imprese.
  • L'impresa familiare coinvolge il titolare e i familiari, riconoscendo diritti di partecipazione e gestione, con l'unico responsabile in caso di insolvenza essendo il capofamiglia.
  • Le decisioni straordinarie nell'impresa familiare sono adottate a maggioranza dei familiari, mentre la gestione ordinaria spetta al capofamiglia.

Indice

  1. Definizione di imprenditore agricolo
  2. Normativa fiscale per imprenditori agricoli
  3. Definizione di piccolo imprenditore
  4. Caratteristiche dell'impresa familiare

Definizione di imprenditore agricolo

La figura dell’imprenditore agricolo è delineata dall’art. 2135 c.c., secondo il quale è imprenditore agricolo chi esercita l’attività di coltivazione del fondo, la selvicoltura, l’allevamento di animali e le attività connesse.
La coltivazione del fondo, ossia il complesso di operazioni volte a ottenere i frutti della terra; la selvicoltura, cioè la coltivazione dei boschi diretta alla produzione di legname; e l’allevamento di animali, sono dette attività essenzialmente agricole, e utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine (allevamento pesci).

Sono considerate attività agricole per connessione, quelle attività esercitate dal medesimo imprenditore, dirette alla manipolazione, trasformazione, commercializzazione (vendita di cereali, frutti, latte, formaggi) e valorizzazione (trasformazione dell’uva in vino, dell’olive in olio) dei prodotti ottenuti con le attività agricole principali. Sono anche comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, e quelle di ricezione e ospitalità, come l’agriturismo (visita degli animali, degustazione dei prodotti), inserito successivamente nell’art. 2135 c.c. per incentivare l’apertura di imprese agrituristiche.

Normativa fiscale per imprenditori agricoli

Gli imprenditori agricoli sono infatti assoggettati a una normativa fiscale agevolata: sono esenti dagli obblighi previsti per gli imprenditori commerciali, come quello di tenere i registri contabili, dell’iscrizione al Registro delle imprese e della soggezione al fallimento.

Questo trattamento favorevole è previsto in considerazione del doppio rischio a cui sono sottoposti: oltre a quello d’impresa (economico e tecnico), esiste quello naturale, legato all’andamento climatico e alle condizioni ambientali.

Definizione di piccolo imprenditore

La figura del piccolo imprenditore è disciplinata dall’art. 2083 c.c., secondo il quale sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.

Il requisito essenziale per essere definiti piccoli imprenditori è quindi la prevalenza del lavoro proprio e dei familiari sul lavoro altri e sul capitale (valore dei mezzi utilizzati).

Il coltivatore diretto di fondo, contemplato anche nell’art. 2135 c.c., è il proprietario o affittuario di un fondo agricolo che lo coltiva con il lavoro prevalentemente proprio o di persone della sua famiglia.

Gli artigiani esercitano un’attività di tipo manuale (fabbro, falegname, estetista, parrucchiere) al fine di produrre beni e prestare servizi. Sono escluse le attività agricole, di prestazioni di servizi commerciali e di intermediazione nella circolazione dei beni. L’artigiano è considerato piccolo imprenditore soltanto se il lavoro personale risulta prevalente rispetto a quello dei dipendenti e del capitale. (L’impresa artigiana dev’essere registrata in uno specifico Albo provinciale).

I piccoli commercianti sono i negozianti con un volume d’affari molto limitato, che esercitano la loro attività in una piccola struttura come una bottega (ad esempio un fornaio, un lattaio, un panettiere o il negozio sotto casa); non sono piccoli commercianti le catene di negozi e supermercati.

Il piccolo imprenditore, come l’imprenditore agricolo, è agevolato:

- non è tenuto all’iscrizione nel Registro delle Imprese (permane l’obbligo di iscriversi in una sezione speciale);

- non è obbligato alla tenuta delle scritture contabili;

- non è tenuto alla soggezione al fallimento.

Caratteristiche dell'impresa familiare

L’impresa familiare, disciplinata dall’art. 230-bis c.c., è quella costituita dal titolare imprenditore e dai suoi familiari, che assumono il ruolo di collaboratori dell’imprenditore ed esercitano l’attività di lavoro in modo continuativo (professionale). L’art. 230-bis c.c. è nel libro I delle persone e delle famiglie, ed è stato inserito con la riforma del diritto di famiglia del 1975. Afferma che il lavoro della donna è considerato equivalente a quello dell’uomo e che i familiari che possono far parte di un’impresa familiare sono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini (parenti del coniuge acquisiti dal matrimonio) entro il secondo. Ai familiari sono riconosciuti:

- diritti di partecipazione: secondo l’art. 230-bis, il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nell'impresa familiare ha diritto al mantenimento (a essere nutrito, vestito) secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell'impresa familiare, ai beni acquistati con essi e agli incrementi dell'azienda, in proporzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato.

- diritti di gestione: l’art. 230-bis afferma che le decisioni sull'impiego degli utili, sulla gestione straordinaria (trasformazione di società, vendita di un ramo d’impresa) e sulla cessazione (chiusura definitiva dell’attività) sono adottate secondo il principio della maggioranza dei familiari (possono pronunciarsi e dirsi in disaccordo con il titolare). La gestione ordinaria (acquisto e vendita di merci, materie) e il potere direttivo sui dipendenti e sui familiari appartengono invece esclusivamente al capofamiglia titolare dell’impresa, unico soggetto chiamato a rispondere di fronte ai creditori in caso di insolvenza (incapacità di pagare interamente i propri debiti).

Sotto profilo dimensionale, l’impresa familiare è giuridicamente da considerarsi come una piccola impresa solo se il lavoro del titolare e dei suoi familiari prevale su quello altrui, ma nulla vieta che esse possano assumere i caratteri di imprese non piccole.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di imprenditore agricolo secondo l'art. 2135 c.c.?
  2. L'imprenditore agricolo è chi esercita attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, come manipolazione e trasformazione dei prodotti agricoli.

  3. Quali sono i vantaggi fiscali per gli imprenditori agricoli?
  4. Gli imprenditori agricoli godono di un regime fiscale agevolato, esenti da obblighi come la tenuta dei registri contabili, l'iscrizione al Registro delle imprese e la soggezione al fallimento.

  5. Chi può essere considerato un piccolo imprenditore secondo l'art. 2083 c.c.?
  6. Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti, artigiani, piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei familiari.

  7. Quali diritti hanno i familiari nell'impresa familiare secondo l'art. 230-bis c.c.?
  8. I familiari hanno diritti di partecipazione agli utili e ai beni dell'impresa, e diritti di gestione, potendo partecipare alle decisioni straordinarie e ordinarie dell'impresa.

  9. In che modo l'impresa familiare è considerata una piccola impresa?
  10. L'impresa familiare è considerata una piccola impresa se il lavoro del titolare e dei familiari prevale su quello altrui, ma può anche assumere caratteri di imprese non piccole.

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