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Concetti Chiave

  • L'imprenditore agricolo si occupa di coltivazione, selvicoltura, allevamento e attività connesse, che includono anche l'agriturismo.
  • L'impresa agricola è generalmente considerata di dimensioni medio-grandi, secondo le definizioni legali.
  • Il decreto legislativo 99/2004 introduce il concetto di imprenditore agricolo prevalente, che deve ottenere oltre il 50% del reddito e del tempo di lavoro dall'agricoltura.
  • L'imprenditore commerciale si dedica a diverse attività, come produzione industriale, intermediazione, trasporto e servizi bancari o assicurativi.
  • Anche chi è incapace d'agire, con l'aiuto di un rappresentante o curatore, può continuare o avviare un'impresa, a seconda del livello di incapacità.

Imprenditore agricolo e commerciale

È imprenditore agricolo chi esercita un’attività di coltivazione del fondo, di selvicoltura (coltivazione del bosco), di allevamento di animali e attività connesse (art. 2135 c.c.)
Per attività connesse si intendono le attività che per loro natura non sono agricole ma di vendita, produzione e conservazione; ma devono essere svolte in via secondaria per rimanere imprenditore agricolo. Anche l’agriturismo è considerata un’attività connessa.
L’impresa agricola è un impresa medio-grande.
Il dlgs 99/2004 prevede il cosiddetto IAP (imprenditore agricolo prevalente): un soggetto che mantiene lo status di imprenditore agricolo svolgendo anche un altro lavoro, a condizione che più del 50% del suo reddito e del tempo lavoro provengano dall’agricoltura.

Secondo l’art.

2195 c.c. è imprenditore commerciale chi esercita:
- Un’attività industriale diretta della produzione di beni o di servizi
- Un’attività intermediaria nella circolazione dei beni
- Un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria
- Un’attività bancaria o assicurativa
- Altre attività ausiliarie delle precedenti (attività che aiutano quelle dell’imprenditore commerciale; es. agenti di commercio, agenti immobiliari o agenti di borsa)
Il commerciante è un imprenditore commerciale ma non tutti gli imprenditori commerciali sono commercianti.
Un incapace d’agire assoluto può continuare, attraverso il proprio rappresentante (genitore o tutore) l’esercizio di un’impresa già avviata ma non può intraprendere ex novo l’impresa.
Un incapace d’agire relativo è anche in grado di avviare un impresa ma con l’assistenza del curatore.

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