Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il giusnaturalismo ha origine nell'antica Grecia, esplorando il rapporto tra leggi statali e norme morali innate.
  • Sofocle, tramite Antigone, illustra il conflitto tra leggi umane e leggi morali eterne, base del giusnaturalismo volontaristico.
  • Il giusnaturalismo naturalistico, con Callicle, vede il diritto naturale come istinto comune a tutti gli esseri viventi.
  • Ippia, Antifonte e Alcidamante sviluppano il giusnaturalismo razionalistico, legato ai principi razionali innati nell'uomo.
  • Gli stoici integrano le tre visioni del diritto naturale in una dottrina che vede le leggi come parte dell'ordine universale divino e razionale.

Indice

  1. Origini del giusnaturalismo
  2. Antigone e la legge morale
  3. Versioni del giusnaturalismo
  4. Dottrina degli stoici

Origini del giusnaturalismo

La corrente filosofica definita «giusnaturalismo» trova le sue origini nel mondo dell’antica Grecia, dove i più grandi pensatori della storia analizzarono il rapporto tra le leggi positive (poste e imposte dallo Stato) e le norme morali (che l’uomo trova dentro di sé, indipendentemente dalla legislazione statale).

Antigone e la legge morale

Questa tormentata contrapposizione fu rappresentata in modo eloquente da Sofocle nella celebre tragedia Antigone, in cui la protagonista giustifica la propria trasgressione agli ordini del re Creonte dicendo di non riuscire ad accettare che le disposizioni umane (norme poste) potessero «soverchiare le leggi non scritte (regole morali), perché queste vivono in eterno». Questo brano offre una chiara visione dell’importanza filosofica che già gli antichi Greci attribuivano alla distinzione tra legge morale e diritto naturale, cioè tra regole interiori e leggi poste.

Versioni del giusnaturalismo

Già partire dal V secolo a.C. si delinearono le tre fondamentali versioni in cui il naturalismo si articolerà nel corso della storia: giusnaturalismo volontaristico; giusnaturalismo naturalistico e giusnaturalismo razionalistico:

1. Il giusnaturalismo volontaristico, rappresentato da Sofocle, si fonda sull’idea secondo cui al di sopra delle leggi umane (poste) esistono leggi non scritte (morali) dettate da una volontà divina.

2. Il giusnaturalismo naturalistico, rappresentato da Callicle, identifica il diritto naturale con l’istinto comune a tutti gli esseri viventi.

3. Il giusnaturalismo razionalistico, rappresentato da Ippia, Antifonte ed Alcidamante, considera il diritto naturale come l’insieme dei principi della ragione, natura essenziale dell’uomo.

Dottrina degli stoici

Queste tre distinte concezioni di diritto naturale vennero conciliate nella dottrina degli stoici, i quali ritenevano che l’universo fosse animato da un principio assoluto, razionale e divino insieme e che il diritto fosse parte integrante dell’ordine universale, quale principio insieme divino, razionale e naturale da cui scaturiscono le leggi positive. Questa concezione venne ripresa dal pretore romano Cicerone, il quale sosteneva che le leggi positive trovano fondamento nel mondo naturale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del giusnaturalismo e come viene rappresentato nella tragedia Antigone di Sofocle?
  2. Il giusnaturalismo ha origine nell'antica Grecia, dove si analizzava il rapporto tra leggi positive e norme morali. Nella tragedia Antigone di Sofocle, la protagonista giustifica la sua trasgressione alle leggi umane sostenendo che le leggi morali non scritte sono eterne e superiori.

  3. Quali sono le tre versioni fondamentali del giusnaturalismo delineate nel V secolo a.C.?
  4. Le tre versioni fondamentali del giusnaturalismo sono: il giusnaturalismo volontaristico, che si basa su leggi morali dettate da una volontà divina; il giusnaturalismo naturalistico, che identifica il diritto naturale con l'istinto comune a tutti gli esseri viventi; e il giusnaturalismo razionalistico, che considera il diritto naturale come principi della ragione.

  5. Come gli stoici e Cicerone hanno conciliato le diverse concezioni del diritto naturale?
  6. Gli stoici hanno conciliato le diverse concezioni del diritto naturale sostenendo che l'universo è animato da un principio assoluto, razionale e divino, e che il diritto è parte dell'ordine universale. Cicerone ha ripreso questa concezione, affermando che le leggi positive trovano fondamento nel mondo naturale.

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