Concetti Chiave
- Il diritto dell'UE si basa su fonti originarie, come i trattati comunitari, e fonti derivate, come regolamenti e direttive.
- I trattati stabiliscono i principi fondamentali e possono essere modificati solo con l'accordo unanime degli Stati membri.
- Regolamenti, direttive e decisioni sono atti normativi vincolanti, mentre raccomandazioni e pareri non lo sono.
- I regolamenti sono direttamente applicabili negli Stati membri e prevalgono sulle leggi nazionali in caso di conflitto.
- Le direttive devono essere recepite nelle legislazioni nazionali, permettendo agli Stati di scegliere i mezzi giuridici adeguati per raggiungere gli obiettivi.
Le fonti del diritto europeo
La gerarchia delle fonti
Il diritto dell'UE comprende due tipi di fonti gerarchicamente ordinate:
• quelle originarie, che comprendono i trattati comunitari;
• quelle derivate, cioè i regolamenti, le direttive, le decisioni, le raccomandazioni e i pareri.
Le fonti originarie
I trattati contengono gli impegni assunti dagli Stati per consentire la costituzione e l'attività dell'Unione; enunciano i principi fondamentali rispettati all'interno dell'UE e disciplinano la composizione, i poteri e l'attività degli organi comunitari.
I trattati possono essere modificati solo con l'accordo unanime di tutti gli Stati membri.
Le fonti derivate
Le fonti derivate sono atti normativi emanati dagli organi comunitari nel rispetto dei principi e delle regole stabiliti nei trattati.
Di esse solo le prime tre (regolamenti, direttive e decisioni) hanno natura vincolante, mentre le raccomandazioni e i pareri sono atti amministrativi o di indirizzo politico:
• i regolamenti, emanati dal Consiglio dell'Unione, sono norme direttamente applicabili negli Stati membri allo stesso modo delle leggi emanate dai Parlamenti nazionali.
Nella gerarchia delle fonti sono posti sullo stesso piano delle leggi ordinarie ma, in caso di contrasto, prevalgono su di esse;• le direttive, a differenza dei regolamenti, non sono direttamente applicabili negli Stati membri. Esse impegnano pero' gli Stati a recepirle nella propria legislazione, pur lasciando loro la scelta dei mezzi giuridici più adeguati a realizzare l'obiettivo. In Italia il recepimento avviene annualmente con una legge formale (detta legge comunitaria), che accoglie nel nostro ordinamento tutte le direttive nel frattempo emanate;
• le decisioni sono atti indirizzati a soggetti determinati (Stati, imprese o persone fisiche) e devono essere obbligatoriamente rispettate;
• le raccomandazioni e i pareri sono atti non vincolanti che sollecitano i destinatari ad adottare i comportamenti suggeri oppure a esprimere il proprio punto di vista su un determinato argomento.