Concetti Chiave
- I flussi migratori dai Peco verso l'Ue-15 sono favoriti dalla liberalizzazione della circolazione e coinvolgono lavoratori con un alto livello di istruzione.
- Nonostante l'impatto positivo del capitale umano immigrato, i flussi migratori non dovrebbero essere significativi a causa della prevista diminuzione della popolazione nei Peco.
- La gestione dei Fondi strutturali di coesione è complessa, con effetti sull'accesso alle risorse per regioni italiane come Campania e Calabria.
- L'estensione della Politica agricola comune ai nuovi membri pone sfide finanziarie per l'Ue, con potenziali aiuti ai coltivatori Peco solo dal 2013.
- I Fondi strutturali mirano a ridurre i divari di sviluppo nell'Ue, ma l'inclusione dei Peco abbasserà gli standard per l'accesso ai benefici.
Indice
Effetti dell'immigrazione dai Peco
Un ulteriore effetto del processo di aggregazione sarà costituito dal flusso
di immigrazione dai Peco verso l’Ue-15, reso possibile dalla liberalizzazione della circolazione delle persone: l’Organizzazione internazionale per le migrazioni valuta tale effetto intorno all’ 1-2% della popolazione dei Peco.
Si tratta di lavoratori il cui tasso d'istruzione è generalmente superiore a quello degli immigrati tradizionali, ma in alcuni casi anche a quello dei Paesi ospitanti, e dunque di un capitale umano il cui impiego non potrà che avere effetti positivi sui Paesi di destinazione.
Il fenomeno tuttavia non dovrebbe assumere proporzioni consistenti. Stime dell’Onu, infatti, valutano che la popolazione totale di questi Paesi possa diminuire del 18% entro il 2035, limitando i flussi migratori. D’altronde, già ora la maggior parte degli immigrati nell’Ue proveniente
dall’Europa dell’Est giunge da Paesi diversi da quelli candidati.
Problemi legati all'allargamento dell'Ue
I principali problemi irrisolti legati al processo di allargamento sono da segnalare le difficoltà connesse alla gestione dei Fondi strutturali di coesione e alla Politica agricola comune (Pac).
I Fondi strutturali ammontano al- 11,27% del Pil dell’Ue e sono destinati a ridurre i divari di sviluppo tra le diverse aree dell’Unione, ridistribuendo risorse fra i Paesi membri e stimolando la crescita economica di quelli più svantaggiati (principio della coesione economica e sociale). La partecipazione dei Peco al programma di coesione abbasserà il livello degli standard minimi richiesti per potere usufruire dei fondi. In Italia, a titolo di esempio, solo Campania e Calabria potranno continuare a beneficiare degli stanziamenti europei, mentre Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna finiranno per perdere ogni aiuto.
Implicazioni della politica agricola comune
Per quanto riguarda la Pac, invece, va ricordato che essa assorbe quasi la metà del bilancio dell’Ue, finanziando sia interventi di sostegno ai prezzi agricoli, sia direttamente il reddito degli agricoltori. Poiché la struttura produttiva dei Peco è ancora in buona misura agricola, l’estensione della Pac ai nuovi membri costituirebbe per I’Ue un impegno eccessivo e per tale ragione si ipotizza che, anche in caso di allargamento, gli aiuti ai coltivatoti Peco potranno essere deliberati solo a partire dal 2013.
Domande da interrogazione
- Qual è l'impatto previsto dei flussi migratori dai Peco verso l'Ue-15?
- Quali sono i principali problemi irrisolti legati all'allargamento dell'Ue?
- Come influenzerà l'allargamento dell'Ue i fondi destinati alle regioni italiane?
L'Organizzazione internazionale per le migrazioni stima che l'immigrazione dai Peco verso l'Ue-15 sarà intorno all'1-2% della popolazione dei Peco, con un impatto positivo grazie al loro elevato tasso d'istruzione.
I problemi principali riguardano la gestione dei Fondi strutturali di coesione e la Politica agricola comune (Pac), con difficoltà nel mantenere gli standard minimi per i fondi e l'impegno eccessivo della Pac per i nuovi membri.
Con l'allargamento, solo Campania e Calabria continueranno a beneficiare dei fondi europei, mentre Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna perderanno ogni aiuto a causa dell'abbassamento degli standard minimi richiesti.