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Habilis
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Concetti Chiave

  • Il fallimento è una procedura esecutiva forzata sul patrimonio dell'imprenditore commerciale in stato di insolvenza.
  • La procedura fallimentare comprende l'apposizione dei sigilli, l'inventario, l'accertamento del passivo e la liquidazione e ripartizione dell'attivo.
  • Il concordato preventivo permette all'imprenditore di continuare l'esercizio dell'impresa sotto il controllo di un commissario giudiziale.
  • L'amministrazione controllata si applica ai debitori in difficoltà temporanea con possibilità di risanare l'impresa.
  • L'amministrazione straordinaria è destinata a grandi imprese con più di 200 dipendenti e debiti significativi, con prospettive di recupero economico.

Indice

  1. Fasi iniziali della procedura fallimentare
  2. Accertamento e liquidazione del passivo
  3. Ripartizione e concordato preventivo
  4. Amministrazione controllata e straordinaria
  5. Requisiti per l'amministrazione straordinaria

Fasi iniziali della procedura fallimentare

Fasi della procedura fallimentare:

l'apposizione dei sigilli e l’inventario: il curatore provvede all’apposizione dei sigilli per far si che i beni non vengano rimossi o distrutti e redige l’inventario con cui si accerta dell’entità e della consistenza del patrimonio; il curatore subentra nell’amministrazione dei beni del fallito e può anche essere autorizzato a continuare per un certo periodo l’esercizio dell’impresa se dall’interruzione deriva un danno grave e irreparabile.

Accertamento e liquidazione del passivo

accertamento del passivo: serve a individuare i creditori aventi diritto ad essere soddisfatti sulla ripartizione dell’attivo; vengono anche determinati l’ammontare di ciascun credito vantato e gli eventuali diritti di prelazione;

liquidazione dell’attivo: i beni del fallito vengono tramutati in danaro ai fini del soddisfacimento dei creditori; questa fase avviene entro sessanta giorni dalla redazione dell’inventario;

Ripartizione e concordato preventivo

ripartizione dell’attivo: si provvede ad attribuire il ricavato della liquidazione dell’attivo ai singoli creditori secondo il seguente ordine tassativo di preferenza: creditori prededucibili, creditori ammessi con prelazione sulle cose vendute, creditori chirografari.

concordato preventivo: si differenzia dal fallimento poiché l’imprenditore continua l’esercizio dell’impresa e l’amministrazione dei beni anche se controllato da un commisario giudiziale nominato dal Tribunale;

Amministrazione controllata e straordinaria

amministrazione controllata: è la procedura che si applica per il debitore, in temporanea difficoltà, che ha comprovate possibilità di risanare l’impresa;

liquidazione coatta amministrativa: è la procedura che avviene per gli enti pubblici economici (banche, società cooperative);

amministrazione straordinaria: è la procedura che si applica per le grandi imprese.

Requisiti per l'amministrazione straordinaria

I requisiti per l’applicazione di questa procedura sono: numero dei dipendenti superiore a 200 unità; esposizione debitoria per un ammontare pari o superiore ai 2/3 dell’attivo dello stato patrimoniale;

effettive prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività imprenditoriali.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le fasi iniziali della procedura fallimentare?
  2. Le fasi iniziali includono l'apposizione dei sigilli e l'inventario, dove il curatore si occupa di proteggere i beni e redigere un inventario per accertare il patrimonio. Il curatore può anche amministrare i beni del fallito e, se necessario, continuare l'esercizio dell'impresa per evitare danni gravi.

  3. Come avviene l'accertamento e la liquidazione del passivo?
  4. L'accertamento del passivo identifica i creditori aventi diritto e determina l'ammontare dei crediti e i diritti di prelazione. La liquidazione dell'attivo trasforma i beni in denaro per soddisfare i creditori, da completare entro sessanta giorni dall'inventario.

  5. Quali sono i requisiti per l'amministrazione straordinaria?
  6. I requisiti includono un numero di dipendenti superiore a 200, un'esposizione debitoria pari o superiore ai 2/3 dell'attivo dello stato patrimoniale, e prospettive di recupero dell'equilibrio economico delle attività imprenditoriali.

Domande e risposte

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