Concetti Chiave
- Il linguaggio prescrittivo si riferisce a norme giuridiche obbligatorie, mentre quello descrittivo riguarda regole etiche e morali facoltative.
- Nell'antichità, non vi era distinzione tra norme giuridiche e regole morali o religiose, con sacerdoti o sciamani come autorità regolatrici.
- La separazione tra norme giuridiche e regole morali iniziò con la lex Hortensia (287 A.C), attribuendo importanza giuridica ai plebisciti.
- Le norme giuridiche regolano rapporti sociali proteggendo valori comuni, a differenza delle regole morali mirate alla perfezione individuale.
- La teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici sostiene che il diritto è prodotto da qualsiasi organizzazione, non solo dallo Stato.
Essere e dover essere
Mentre Il linguaggio prescrittivo riguarda il dover essere, quindi ogni norma giuridica a cui tutti i cittadini devono obbligatoriamente attenersi, il linguaggio descrittivo concerne le regole etiche e morali che possiamo scegliere di seguire sulla base delle nostre esigenze e attitudini.
Nell’antichità questi due aspetti erano legati indissolubilmente: si credeva infatti che non vi fosse alcuna differenza tra essere e dover essere, dunque tra regole artistiche e religiose e norme giuridiche.
Un’organizzazione produce diritto ed è essa stessa prodotta dal diritto. Ne deriva che il diritto non è monopolio di una singola organizzazione (neanche dello Stato), ma inerisce a qualunque organizzazione: tale concetto costituisce la teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici.