Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'erogazione dei servizi pubblici richiede analisi dei costi e benefici, con coinvolgimento di vari interessi pubblici.
  • I prezzi dei servizi pubblici sono spesso inferiori al mercato, grazie a sovvenzioni pubbliche a società partecipate.
  • È essenziale distinguere tra tributi e prezzi: tasse legate ai benefici dei servizi pubblici rispetto a prezzi per beni scambiati.
  • Le tasse prevedono una prestazione sinallagmatica, mentre i prezzi riguardano il valore di scambio di beni materiali.
  • I beni possono avere utilità diretta, come i servizi previdenziali, o indiretta, come quelli del sistema sanitario nazionale.

Erogazione di servizi pubblici

Erogare un determinato servizio richiede una previa analisi inerente ai costi e ai benefici derivanti dall’erogazione della suddetta funzione. È raro che lo Stato intervenga, direttamente o indirettamente, senza seguire questa procedura. Nel determinare il livello di produzione di certi beni possono entrare in gioco diversi interessi pubblici.
Il prezzo fissato dall’ente pubblico è generalmente inferiore al prezzo di mercato: la tariffa necessaria per prendere l’autobus di linea, ad esempio, è nettamente minore rispetto a quella necessaria per fare una corsa in taxi.

Ciò è dovuto dal fatto che le funzioni pubbliche vengono erogate da società definite «partecipate», cioè in teoria private, ma in concreto sovvenzionate dalla spesa pubblica.

È fondamentale distinguere il concetto di tributo da quello di prezzo. Nella prima categoria rientrano, ad esempio, le tasse, che talvolta possono esser confuse con i prezzi. Esse, però, sono strettamente correlate al beneficio che ogni contribuente trae dalla fruizione dei servizi erogate dalle funzioni pubbliche (spese universitarie, ad esempio). Dal punto di vista economico, la tassa può presentare le medesime caratteristiche del prezzo: al singolo contribuente viene chiesto di pagare la quota procapite di una certa spesa. Il pagamento delle tasse, dunque, presuppone una prestazione sinallagmatica, cioè corrispettiva. L’assenza del sinallagma determina il venir meno del fondamento giuridico su cui poggia la legittimità delle tassazioni.
Diverso è invece il concetto di prezzo: dal punto di vista giuridico, esso attiene al valore di scambio di un bene, cioè l’equivalente, in termini monetari, di un’unità del bene considerato come oggetto di scambio. In questo caso, dunque, la controprestazione non si articola necessariamente in una pubblica funzione, bensì in un bene materiale.
Il bene in questione può essere di utilità diretta (si pensi, ad esempio, ai contributi previdenziali e ai servizi che, grazie al loro versamento, sono erogati) o di utilità indiretta (l’esempio più significativo è rappresentato dai servizi di publico interesse, come quello offerto dal sistema sanitario nazionale).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la procedura seguita dallo Stato per l'erogazione di servizi pubblici?
  2. Lo Stato effettua un'analisi dei costi e benefici prima di erogare un servizio, seguendo una procedura che considera diversi interessi pubblici.

  3. Come si differenziano le tasse dai prezzi nel contesto dei servizi pubblici?
  4. Le tasse sono correlate al beneficio che il contribuente trae dai servizi pubblici e presuppongono una prestazione sinallagmatica, mentre i prezzi riguardano il valore di scambio di un bene.

  5. Perché il prezzo dei servizi pubblici è generalmente inferiore al prezzo di mercato?
  6. Il prezzo è inferiore perché i servizi pubblici sono erogati da società partecipate, sovvenzionate dalla spesa pubblica, come nel caso delle tariffe degli autobus rispetto ai taxi.

Domande e risposte

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