Concetti Chiave
- L'art. 53 della Convenzione di Vienna afferma che qualsiasi accordo in contrasto con lo ius cogens è nullo, evidenziando la sua inderogabilità.
- La Convenzione di Vienna gioca un ruolo chiave nel risolvere controversie sui diritti cogenti, richiedendo l'intervento della Corte internazionale di giustizia (C.i.g.).
- Lo ius cogens è identificato con obblighi inderogabili come il divieto di genocidio, tortura, schiavitù e discriminazione razziale.
- L'art. 103 della Carta ONU stabilisce che prevale su altri accordi internazionali, grazie alla sua accettazione universale.
- La sentenza C.I.G. Nicaragua contro USA ha consolidato il divieto dell'uso della forza come principio inderogabile del diritto internazionale.
Elementi costitutivi del diritto internazionale irrinunciabile
L’art. 53 della Convenzione di Vienna sottolinea l’inderogabilità e la perentorietà dello ius cogens, sancendo che, qualora un accordo internazionale entri in contrasto con il diritto cogente, sarà considerato nullo. Il suddetto articolo lascia trasparire anche il concetto di «circolarità del diritto», asserendo che ogni fonte del diritto internazionale può essere modificata o innovata solo esclusivamente da una fonte del medesimo tenore.
Nell’ambito del diritto internazionale ha acquistato un ruolo sempre più eminente la Convenzione di Vienna.
Come detto, lo ius cogens è perentorio, irrinunciabile e inderogabile. Negli anni immediatamente successivi alla creazione dello ius cogens, parte della dottrina giurisprudenziale sosteneva che il valore del diritto cogente avrebbe dovuto identificarsi con gli obblighi desumibili dalla Carta delle Nazioni Unite, visione scaturita dalla lettura dell’art. 103 della stessa. Tale articolo costituisce una clausola di compatibilità. Una clausola di compatibilità è una disposizione presente all’interno di un accordo internazionale che coordina lo stesso accordo con altri accordi sottoscritti dai medesimi contraenti o da un numero variabile degli stessi.
L’art. 103 dispone che, laddove sussista un’incongruenza tra la carta dell’ONU e un diverso accordo internazionale, prevarrà sempre la vigenza della Carta. Tale ragionamento trova il proprio fondamento nell’accettazione pressoché universale da parte di tutti gli stati del mondo della primazia della Carta delle Nazioni unite su ogni altra fonte del diritto internazionale.
Al fine di individuare i principi dello ius cogens, consuetudinario, sarà necessario, oltre ad individuare una opinio iuris sive necessitatis e a una valutazione di obbligatorietà, ravvisare l’assoluta inderogabilità e perentorietà dei principi che possano rientrare nell’ambito dello ius cogens. Tra tali principi i fondamentali sono: il divieto di genocidio, di tortura, di schiavitù, il divieto di discriminazione razziale, il diritto internazionale umanitario e il diritto di autodeterminazione dei popoli (esterna). In particolare, tramite la sentenza C.I.G. Nicaragua contro USA, la Corte Consolidò il divieto dell’uso della forza.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'articolo 53 della Convenzione di Vienna nel diritto internazionale?
- Come viene risolta una controversia riguardante la violabilità di una norma di diritto cogente tra stati che hanno sottoscritto la Convenzione di Vienna?
- Quali sono alcuni dei principi fondamentali dello ius cogens?
L'articolo 53 della Convenzione di Vienna sottolinea l'inderogabilità dello ius cogens, stabilendo che un accordo internazionale in contrasto con il diritto cogente è nullo.
In caso di controversia, è necessario presentare ricorso dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia (C.i.g.).
I principi fondamentali dello ius cogens includono il divieto di genocidio, tortura, schiavitù, discriminazione razziale, il diritto internazionale umanitario e il diritto di autodeterminazione dei popoli.