Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il dumping contrattuale si riferisce all'aumento esponenziale dei contratti collettivi nazionali, portando a offerte al ribasso e indebolendo il mercato del lavoro.
  • I contratti pirata, che offrono condizioni non eque, sono una conseguenza della proliferazione dei contratti collettivi, soprattutto nei settori dei servizi pubblici e privati.
  • Il patto della fabbrica del 2018 mira a ridurre i contratti collettivi e a semplificarli, cercando di formalizzare e rendere più efficaci le intese interconfederali.
  • Il patto ridefinisce gli ambiti dei contratti collettivi nazionali per limitare i contratti pirata, promuovendo una contrattazione a doppio livello (nazionale e aziendale).
  • È stata introdotta una distinzione tra trattamento economico minimo e complessivo, includendo il welfare contrattuale per tutti i lavoratori coperti dal contratto.

Indice

  1. Definizione di dumping contrattuale
  2. Il patto della fabbrica del 2018
  3. Proliferazione nei servizi pubblici e privati
  4. Conferme e incentivi del patto

Definizione di dumping contrattuale

Si definisce «dumping contrattuale» la smisurata proliferazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Il numero di CCNL è quasi triplicato negli ultimi dieci anni e ciò favorisce l’offerta al ribasso: in sostanza, capita sempre più spesso che subentri un nuovo contratto collettivo nella disciplina di una materia, proponendo un trattamento più favorevole, che viene ulteriormente edulcorato da un successivo contratto collettivo. A lungo andare questa procedura finisce per indebolire il mercato del lavoro e la produzione in generale. I contratti che operano in tal senso sono definiti «contratti pirata».

Il patto della fabbrica del 2018

Il patto della fabbrica del 2018 si è proposto di arginare il problema, cercando di sfoltire la contrattazione collettiva tramite l’invocazione di una legge finalizzata a formalizzare le intese raggiunte in sede interconfederale, provvedendo al contempo alla loro semplificazione.

In secondo luogo, il patto mirava a garantire l’efficacia generalizzata dei contratti collettivi e a coinvolgere in modo più concreto i lavoratori nella gestione delle imprese.

Proliferazione nei servizi pubblici e privati

Il fenomeno della proliferazione dei contratti collettivi interessa soprattutto alcuni settori dei servizi pubblici e privati. In essi, è frequente la stipulazione di contratti pirata, così definiti perché stabiliscono condizioni irragionevoli e non eque. Sotto questo profilo, il patto della fabbrica ha ridefinito gli ambiti di applicazione dei contratti collettivi nazionali, così da lasciare meno spazio ai contratti pirata.

Conferme e incentivi del patto

Il patto, inoltre, ha confermato il doppio livello di contrattazione (nazionale e aziendale), ha incentivato la proporzionalità fra salari e produttività, ha introdotto la distinzione fra trattamento economico minimo (tem) e trattamento economico complessivo (tec). A quest’ultimo è ricondotto anche il welfare contrattuale, garantito indistintamente a tutti i lavoratori destinatari del contratto.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il dumping contrattuale?
  2. Il dumping contrattuale è la proliferazione smisurata dei contratti collettivi nazionali di lavoro, che porta a un'offerta al ribasso e indebolisce il mercato del lavoro.

  3. Quali erano gli obiettivi del patto della fabbrica del 2018?
  4. Il patto della fabbrica del 2018 mirava a ridurre la contrattazione collettiva, garantire l'efficacia dei contratti e coinvolgere maggiormente i lavoratori nella gestione delle imprese.

  5. Come il patto della fabbrica ha affrontato i contratti pirata nei servizi pubblici e privati?
  6. Il patto ha ridefinito gli ambiti di applicazione dei contratti collettivi nazionali per ridurre lo spazio per i contratti pirata, che stabiliscono condizioni irragionevoli.

Domande e risposte

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