Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'ordinamento giuridico rappresenta l'insieme di regole di un'organizzazione, legando diritto e struttura sociale.
  • Un ordinamento deve essere unitario, coerente e completo, fondato su un principio che ne assicura l'unità.
  • L'interpretazione delle norme coinvolge criteri letterali e logico-sistematici, consentendo l'adattamento a nuovi casi.
  • La distinzione tra disposizione e norma è cruciale: la prima è una formulazione linguistica, la seconda è il risultato dell'interpretazione.
  • Il linguaggio delle disposizioni giuridiche è prescrittivo, formalizzato da autorità competenti o tribunali.

Indice

  1. Concetto di ordinamento giuridico
  2. Caratteristiche di un ordinamento
  3. Interpretazione dell'ordinamento giuridico
  4. Disposizioni e linguaggio giuridico

Concetto di ordinamento giuridico

L’ordinamento giuridico è l’insieme di regole che costituiscono il diritto di una determinata organizzazione. Tale concetto è sintetizzato nella locuzione latina «ubi societas ibi ius», la quale specifica l’imprescindibile legame che esiste tra organizzazione e diritto. Un ordinamento giuridico, dunque, è l’insieme di più elementi (prescrizioni, consuetudini, fatti normativi) accomunati dal fatto di essere tutti espressione di una determinata organizzazione sociale e coordinati fra loro secondo criteri sistematici.

Caratteristiche di un ordinamento

In generale, un ordinamento è un sistema unitario (ha un principio fondante che ne assicura l’unità, la costituzione); coerente (non ammette contraddizioni fra norme) e completo (non ammette lacune). Un sistema è sempre ordinato attorno a un progetto. Il progetto può essere razionalmente posto (ciò vale per i sistemi ideali, come ad esempio un sistema filosofico o giuridico) oppure insito nel sistema stesso (ciò vale per i sistemi reali come, ad esempio, il sistema biologico).

Interpretazione dell'ordinamento giuridico

L’interpretazione letterale dell’ordinamento giuridico è affiancata all’interpretazione logico-sistematica, che studia non soltanto il contenuto delle norme, ma anche il modo in cui esse si inseriscono all’interno di un sistema giuridico. Questo modello di interpretazione consente all’interprete di dare vita a nuove regole per casi non espressamente presi in considerazione dal testo scritto (interpretazione analogica). A proposito delle modalità interpretative in ambito legislativo è importante distinguere il concetto di norma da quello di disposizione. Le disposizioni sono mere formulazioni linguistiche; le norme, invece, sono il risultato dell’interpretazione, operata sulla base di più criteri: letterale; logico-sistematico; storico-comparativo.

Disposizioni e linguaggio giuridico

Le disposizioni giuridiche sono sempre espresse tramite un linguaggio che concerne le norme fissate dalla competente autorità o formulate professionalmente da un tribunale giuridico. Tale linguaggio è definito «prescrittivo».

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