Concetti Chiave
- Il governo esercita poteri di indirizzo politico, esecutivi e legislativi, influenzando le scelte fondamentali di un paese attraverso atti formali e informali.
- Il potere esecutivo del governo consiste nel trasformare leggi approvate dal parlamento in azioni concrete, gestendo fondi e progetti tramite ministri specifici.
- Il potere legislativo include l'emanazione di decreti-legge e decreti legislativi, strumenti per regolamentare questioni tecniche e urgenti con maggiore rapidità rispetto al parlamento.
- Governare significa dirigere azioni collettive e individuali verso scopi utili, sia a livello nazionale che internazionale, stabilendo priorità politiche e sociali.
- Il governo ha la responsabilità di individuare e gestire comportamenti pericolosi e di sostenere finanziariamente individui e gruppi sociali attraverso normative adeguate.
1)Il potere esecutivo si sostanzia nella trasformazione delle leggi approvate dal parlamento in esecuzioni concrete del loro contenuto. La legge che è stata votata dal parlamento ad esempio le aliquote dell’IRPEF, ma è il ministro dell’economia e delle finanze che stabilisce quando e come pagare tali imposte. E’ il Parlamento che ad esempio stanzia i fondi per le opere pubbliche ma anche qui c’è un ministrò che i questo caso è il Ministro delle infrastrutture a realizzare la costruzione di strade e ponti. Le modalità di esecuzione di queste attività sono contenute nei regolamenti del Governo dei Ministeri, che sono importati fonti secondarie del diritto.
2)Il potere legislativo che consente nell’emanazione in concorso con il paralamento, di fonti primarie del diritto che sono:
- Decreti leggi possono essere emanati dal Governo solo i casi straordinari di necessità e urgenza, entrano in vigore appena pubblicati sulla Gazzetta ufficiale ma perdono efficacia fin da subito se il governo non li converte in legge entro 60 giorni.
- Decreti legislativi nascono sulla base di una legge ordinaria del parlamento che fissa principi,criteri direttivi e tempi ce il governo dovrà rispettare per emanare il decreto legislativo. Quest’ultima fonte di produzione è utilizzata sempre più frequentemente per regolare problemi tecnici complessi, quali codici, leggi di riforma, leggi di riordino delle norme di settori specifici, per la cui approvazione i tempi del parlamento poterebbero essere troppo lunghi e inconcludenti.
Uno dei poteri fondamentali dello stato è il potere esecutivo, che viene esercitato da un preciso organo costituzionale chiamato governo. Per esempio governare una barca a vela consiste nello sfruttare i venti e le correnti e tenere il timone nella direzione giusta per raggiungere la metà desiderata. Cosi nella gestione della cosa pubblica governare vuol dire indirizzare l’insieme delle azioni collettive ed individuali verso gli scopi ritenuti utili. Sul piano internazionale per esempio governare significa definire le alleanze e organizzazioni internazionali alle quali l’Italia aderisce. In ambito nazionale governare vuole dire decidere se dare priorità, nel campo delle politiche sociali,alla costruzione di strade oppure alla scuola, alle pensione oppure ai disoccupati ai giovani o agli anziani al verde pubblico o alla ricerca scientifica. Chi governa, inoltre, ha l’importante compito di individuare i comportamenti pericolosi da reprimere, privilegiare con idonee normative e adeguate finanziamenti pubblici gli individui, le famiglie o determinati gruppi sociali. L’attività del governo è quindi un’attività di grande responsabilità.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali poteri del governo?
- Come si manifesta il potere esecutivo del governo?
- In quali circostanze il governo può emanare decreti legge?
- Qual è il ruolo del governo nella gestione delle politiche sociali?
Il governo ha poteri di indirizzo politico, esecutivi e legislativi, che includono la definizione degli obiettivi statali, l'esecuzione delle leggi e l'emanazione di fonti primarie del diritto.
Il potere esecutivo si manifesta nella trasformazione delle leggi approvate dal parlamento in azioni concrete, come la gestione delle imposte e la realizzazione di opere pubbliche.
I decreti legge possono essere emanati dal governo solo in casi straordinari di necessità e urgenza e devono essere convertiti in legge entro 60 giorni per mantenere la loro efficacia.
Il governo decide le priorità nelle politiche sociali, come la costruzione di infrastrutture o l'allocazione di risorse per l'istruzione, le pensioni, e altri settori, e individua comportamenti da reprimere o sostenere con normative e finanziamenti adeguati.