Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il diritto a ricevere trattamenti sanitari è fondamentale per la tutela della salute, implicando la possibilità di accedere a terapie preventive e curative.
  • Gli indigenti hanno diritto a cure gratuite, mentre la libertà di scelta per le cure è garantita tramite il consenso informato.
  • I trattamenti sanitari obbligatori sono permessi solo per legge in casi eccezionali, come vaccinazioni o isolamento in caso di epidemie.
  • Dal 2017, in Italia, le vaccinazioni obbligatorie per i minori sono aumentate per contrastare il calo delle coperture vaccinali e promuovere l'immunità di gregge.
  • La legge Basaglia ha eliminato i ricoveri obbligatori nei manicomi, introducendo trattamenti ambulatoriali, con ricoveri coatti solo in situazioni specifiche e con garanzie legali.

Diritto a ricevere trattamenti sanitari

Strumentale rispetto alla salvaguardia della salute è il diritto a ricevere i trattamenti sanitari, che è desumibile da tre specifiche statuizioni contenute nell’art. 32. In primo luogo, il diritto alla salute, implicando le attività terapeutiche miranti a prevenire e curare la malattia, presuppone appunto il diritto a ricevere i trattamenti sanitari necessari. Secondariamente, è previsto il diritto degli indigenti a «cure gratuite»; infine, nel disporre il divieto di trattamenti sanitari obbligatori «se non per disposizione di legge» e nel «rispetto della persona umana», ne discende la libertà del singolo di scegliere se ricevere o meno le cure (e quindi l’obbligo per il medico di acquisire il «consenso informato» del paziente).

Solo in casi eccezionali, tassativamente indicati dalla legge, possono essere previsti trattamenti sanitari obbligatori a tutela della collettività (vaccinazioni o forme di isolamento per combattere malattie epidemiche).

In materia di vaccinazioni, dal 1999 era stata seguita una politica basata più sulla raccomandazione che sull’obbligo. Con il d.l. 73/2017 le vaccinazioni obbligatorie e gratuite per i minori di età compresa fra 0 e 16 anni sono state estese da quattro a dieci, con la previsione del divieto di accedere alla scuola dell’infanzia per i bambini non vaccinati e di una sanzione amministrativa pecuniaria per i genitori inadempienti (l’inadempimento non impedisce invece l’ammissione alla scuola dell’obbligo). La Corte costituzionale (sent. 5/2018) ha giudicato ragionevole questa scelta legislativa, a fronte dell’allarmante calo delle coperture vaccinali, allo scopo di assicurare il raggiungimento della cosiddetta immunità di gregge.
Più complesso è il caso in cui i trattamenti riguardino la tutela della salute delle persone affette da malattie psichiche. Dopo l’approvazione della l. 180/1978 (legge Basaglia) sono stati aboliti i ricoveri obbligatori dei malati di mente nei manicomi, sostituiti da trattamenti ambulatoriali o ricoveri volontari, ma sono state mantenute forme di ricovero coatto (il Tso) qualora sia necessario che il trattamento si svolga in una struttura ospedaliera. Tali misure sono circondate di particolari garanzie e sono adottate previa convalida del giudice tutelare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il diritto fondamentale legato alla salute secondo l'articolo 32?
  2. L'articolo 32 sancisce il diritto a ricevere trattamenti sanitari necessari per prevenire e curare malattie, includendo cure gratuite per gli indigenti e il rispetto della libertà individuale di accettare o rifiutare le cure.

  3. Quali sono le disposizioni legislative riguardanti le vaccinazioni obbligatorie per i minori?
  4. Dal 2017, le vaccinazioni obbligatorie e gratuite per i minori tra 0 e 16 anni sono state ampliate a dieci, con restrizioni per l'accesso alla scuola dell'infanzia per i non vaccinati e sanzioni per i genitori inadempienti, per garantire l'immunità di gregge.

  5. Come sono gestiti i trattamenti sanitari per le persone con malattie psichiche?
  6. Dopo la legge Basaglia del 1978, i ricoveri obbligatori nei manicomi sono stati aboliti, sostituiti da trattamenti ambulatoriali o ricoveri volontari, mantenendo il Tso per casi necessari, con garanzie e convalida del giudice tutelare.

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