Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La costituzione tutela il diritto delle donne e dei minori a ricevere pari retribuzione rispetto agli uomini per lo stesso lavoro, considerandolo un diritto soggettivo immediatamente azionabile.
  • Il diritto degli inabili e minorati all'istruzione e avviamento professionale è condizionato dall'intervento legislativo.
  • L'articolo 35.1 della costituzione garantisce la tutela del lavoro in tutte le sue forme, incluse le nuove tipologie flessibili come i contratti a termine e part-time.
  • I contratti di lavoro flessibile, regolati dalla legge Biagi, offrono maggiore occupazione ma con tutele previdenziali limitate, sollevando la questione dell'attuazione integrale dell'art. 38.2 per la sicurezza sociale.
  • Le riforme del lavoro hanno ampliato gli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione guadagni ordinaria, per sostenere il reddito dei lavoratori in caso di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa.

Diritti dei minori e delle donne alla parità di retribuzioni

Uno dei principali diritti che la costituzione si preoccupa di tutelare in materia di lavoro è la prerogativa, spettante a donne e minori, di ricevere una retribuzione paritaria a parità di lavoro, rispetto a quella corrisposta ai lavoratori uomini. Sono diritti soggettivi perfetti e immediatamente azionabili i diritti delle donne e dei minori alla parità di retribuzione a parità di lavoro (art.

37.1 e 3). Resta invece condizionato all’intervento legislativo il diritto degli inabili e minorati all’istruzione e all’avviamento professionale (art. 38.3).
Il costituente all’art. 35.1 ha affermato che «la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni»: sicuramente aveva in mente, accanto al lavoro autonomo, il lavoro dipendente tradizionale. Ma l’espressione è felice e si presta a coprire le nuove forme di prestazioni lavorative sviluppatesi in anni recenti, caratterizzate da elevata flessibilità (contratti a termine, a progetto, part time, lavoro interinale e altre tipologie). Tali contratti sono stati disciplinati organicamente dalla l. 30/2003 (legge Biagi), considerati favorevolmente per la capacità di rispondere alle esigenze delle imprese e nel contempo di creare più occupazione. Essi si fondano però su una limitata stabilità che si accompagna a tutele previdenziali altrettanto limitate (si parla di forme di lavoro precario). Si pone allora un problema di più integrale attuazione dell’art. 38.2 Cost. per assicurare il diritto di chi lavora ai mezzi necessari in caso di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia e anche disoccupazione involontaria.

Le recenti riforme del mercato del lavoro hanno altresì affrontato il tema degli ammortizzatori sociali. Si tratta di quel complesso di prestazioni a sostegno del reddito dei lavoratori che si trovano nella condizione di disoccupati o sospesi dal lavoro, in precedenza riservate ai lavoratori di determinati settori protetti con contratto a tempo indeterminato. Nel nostro ordinamento il classico strumento di sostegno al reddito in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa di transitorie situazioni eccezionali è la cassa integrazione guadagni ordinaria, misura temporanea erogata dall’Inps a favore dei lavoratori di imprese operanti nel settore industriale ed edilizio.

Domande da interrogazione

  1. Quali diritti garantisce la costituzione italiana in materia di parità di retribuzione per donne e minori?
  2. La costituzione italiana garantisce il diritto delle donne e dei minori a ricevere una retribuzione paritaria a parità di lavoro rispetto agli uomini, come stabilito dagli articoli 37.1 e 3.

  3. Come sono disciplinate le nuove forme di lavoro flessibile in Italia?
  4. Le nuove forme di lavoro flessibile, come contratti a termine e part-time, sono disciplinate dalla legge 30/2003 (legge Biagi), che cerca di bilanciare le esigenze delle imprese con la creazione di occupazione, sebbene offrano una stabilità e tutele previdenziali limitate.

  5. Quali strumenti di sostegno al reddito esistono per i lavoratori disoccupati o sospesi in Italia?
  6. In Italia, il principale strumento di sostegno al reddito per lavoratori disoccupati o sospesi è la cassa integrazione guadagni ordinaria, erogata dall'Inps per lavoratori di imprese nei settori industriale ed edilizio in caso di situazioni eccezionali transitorie.

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