Concetti Chiave
- La giurisprudenza non considera gli strumenti di lavoro come bagaglio personale, poiché attinenti alla vita professionale del passeggero.
- Un caso giudiziario ha stabilito che pellicole cinematografiche destinate alla vendita non sono considerate bagaglio, ma merci.
- La dottrina prevalente sostiene che gli strumenti di lavoro possano essere considerati personali e inclusi nel bagaglio.
- Identificare la nozione di bagaglio è cruciale per applicare correttamente la normativa pertinente.
- Il vettore ha l'obbligo di fornire vitto e alloggio al passeggero, garantendo assistenza completa durante il trasporto.
Definizione giuridica di bagaglio
Il concetto giuridico di «bagaglio» è stato definito in maniera diversa dai giudici e dagli studiosi:
- la giurisprudenza ha ritenuto che gli strumenti di lavoro non possono essere qualificati come cose personali e, pertanto, da un punto di vista giuridico essi non costituiscono il bagaglio. Secondo i giudici, tali oggetti attengono alla vita professionale del passeggero. A tal proposito ha acquisito una grande rilevanza la sentenza relativa al caso in cui un passeggero marittimo aveva collocato nel proprio bagaglio delle pellicole cinematografiche con l’intento di rivenderle una volta giunto a New York.
- la dottrina, al contrario, ha ritenuto che gli strumenti di lavoro possano essere ugualmente considerati cose personali perché in via generale riguardano la persona del passeggero (orientamento prevalente).
Individuare la nozione esatta di bagaglio è fondamentale perché consente di capire quale fonte normativa debba essere applicata.
Il vettore è inoltre tenuto a rifornire al passeggero vitto (pasti e bevande) e alloggio (una cabina a bordo della nave). Egli, dunque, ha l’obbligo di assistere da ogni punto di vista il passeggero trasportato.