Concetti Chiave
- Il positivismo giuridico è stato accusato di sostenere regimi totalitari, valutando le leggi solo per la loro appartenenza all'ordinamento statale.
- Critiche al positivismo sono emerse dal giusnaturalismo novecentesco, che promuove lo stato di diritto e l'uguaglianza giuridica.
- L'antiformalismo ha contestato il positivismo giuridico per aspetti come statualismo e imperatività del giudice.
- Nonostante le critiche, il positivismo giuridico ha avuto una grande influenza nel XX secolo, con contributi di Kelsen e Bobbio.
- La concezione del diritto di Kelsen si oppone alla visione sociologica del diritto proposta dall'antiformalista Herling.
Indice
Critiche al positivismo giuridico
Le critiche al positivismo giuridico sono state rivolte soprattutto al suo aspetto ideologico poiché molti studiosi hanno messo in rapporto la tradizione positivista tedesca con lo statualismo totalitario nazista. In altre parole, il positivismo giuridico è stato accusato di aver avallato la nascita degli stati totalitari poiché, non riconoscendo altra forma di diritto se non quella posta dallo Stato, giudicava la validità delle norme solo in funzione della loro formale appartenenza all’ordinamento giuridico: per questo motivo, leggi aberranti come quelle razziali erano considerate formalmente valide perché annoverate all’interno dell’ordinamento giuridico.
Giusnaturalismo e stato di diritto
Tali critiche furono perlopiù mosse dal rinato giusnaturalismo novecentesco, il quale auspicava la formazione del cosiddetto «stato di diritto», caratterizzato dalla centralità della legge (atto deliberato da un Parlamento rappresentativo), che garantisca i diritti dei cittadini. Essendo generale e astratta, la legge costituisce un’importante garanzia dell’imparzialità dello stato di fronte a tutti i cittadini e, di conseguenza, della loro e eguaglianza giuridica.
Antiformalismo e teorie positivistiche
Dal punto di vista teorico, invece, al positivismo giuridico sono state mosse delle critiche dall’antiformalismo, il quale ha contestato in particolare lo statualismo, la completezza, l’imperatività e il ruolo dichiarativo del giudice.
Nonostante le critiche ricevute, il positivismo giuridico ha esercitato un ruolo rilevante nell’ambito del pensiero del XX secolo. A tal proposito, sono fondamentali le teorie positivistiche avanzate da Kelsen e Bobbio.
La tesi secondo cui la scienza del diritto è soprattutto disciplina sociologica, avanzata dall’antiformalista Herling, trova un oppositore nel più importante tra i normativisti, nonché tra i positivisti: Hans Kelsen. Le teorie avanzate e desunte dal filosofo costituiscono il punto di riferimento di tutti i giuristi che, sulle sue orme, cercarono di definire il concetto e le caratteristiche del diritto positivo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali critiche rivolte al positivismo giuridico?
- Come il giusnaturalismo novecentesco si oppone al positivismo giuridico?
- Qual è il ruolo delle teorie di Kelsen e Bobbio nel contesto del positivismo giuridico?
Le critiche principali al positivismo giuridico riguardano il suo aspetto ideologico, accusato di aver sostenuto la nascita di stati totalitari, poiché riconosce solo il diritto posto dallo Stato, giudicando le norme valide solo per la loro appartenenza formale all'ordinamento giuridico.
Il giusnaturalismo novecentesco si oppone al positivismo giuridico promuovendo lo «stato di diritto», che garantisce i diritti dei cittadini attraverso leggi generali e astratte, assicurando imparzialità e uguaglianza giuridica.
Le teorie di Kelsen e Bobbio sono fondamentali nel positivismo giuridico del XX secolo, fornendo un punto di riferimento per definire il concetto e le caratteristiche del diritto positivo, opponendosi a visioni antiformaliste come quella di Herling.