Concetti Chiave
- L'Unione Europea esercita solo le competenze attribuite dagli stati membri attraverso i trattati, mantenendo il resto agli stati stessi.
- Le competenze dell'UE si suddividono in esclusive, concorrenti e di sostegno, ciascuna con specifiche condizioni di intervento.
- I principi di sussidiarietà e proporzionalità regolano l'azione dell'UE, limitandola a ciò che è necessario e più efficiente rispetto ai singoli stati.
- I parlamenti nazionali hanno il compito di vigilare sul rispetto del principio di sussidiarietà, seguendo procedure definite da un protocollo.
- Il TFUE disciplina le politiche e il funzionamento dell'UE, con la parte terza che specifica le azioni e politiche interne.
Indice
Principio di attribuzione
Secondo il principio di attribuzione, enunciato fin dall’art. 1 Tue, l’Unione esercita solo le competenze che gli stati membri hanno ad essa attribuito coi trattati: tutto il resto resta agli stati, ai quali appartiene. Le competenze attribuite, in base all’art. 2 TFUE, sono di tre tipi:
- competenze esclusive, nei settori in cui solo l’Unione può legiferare (quelli elencati nell’art. 3 TFUE);
- competenze concorrenti, nei settori in cui entrambi possono legiferare, ma gli stati solo se l’Unione non l’ha fatto o ha deciso di cessare di farlo (quelli elencati nell’art. 4 TFUE);
- competenze di sostegno, coordinamento o completamento delle azioni degli stati, nei settori in cui l’Unione non ha competenza prevalente (quelli elencati nell’art. 6 TFUE).
Principi di sussidiarietà e proporzionalità
L’Unione esercita le competenze che le spettano applicando i principi di sussidiarietà e di proporzionalità: il primo significa che l’Unione, nei settori che non sono di sua esclusiva competenza, interviene solo se e in quanto i suoi obiettivi non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli stati e possono invece essere meglio conseguiti a livello europeo; il secondo significa che l’azione dell’Unione non deve andare al di là di quanto necessario al conseguimento dei suoi obiettivi (art. 5 TUE). Va osservato che il principio di sussidiarietà ha doppia valenza: per un verso, significa che se un obiettivo non può essere conseguito dallo stato membro, allora e solo allora l’Unione può intervenire; per il verso opposto, significa che se l’Unione non può fare meglio dello stato membro, in tal caso deve astenersi dall’intervenire e a perseguire quell’obiettivo deve essere lo stato.
Ruolo dei parlamenti nazionali
L’art. 12 Tue assegna ai parlamenti nazionali il compito di vigilare sul rispetto del principio di sussidiarietà, secondo le procedure previste da un apposito protocollo.
Ciò di cui l’Unione si occupa (cosa fa, le sue «politiche») e come lo fa (il suo «funzionamento») sono disciplinati nel TFUE (appunto: Trattato sul funzionamento dell’Unione europea). In particolare, è la parte terza del TFUE a indicare le politiche dell’Unione e le sue azioni interne.
Domande da interrogazione
- Quali sono i tipi di competenze attribuite all'Unione Europea?
- Come si applicano i principi di sussidiarietà e proporzionalità nell'esercizio delle competenze dell'Unione Europea?
- Qual è il ruolo dei parlamenti nazionali riguardo al principio di sussidiarietà?
Le competenze attribuite all'Unione Europea sono di tre tipi: esclusive, concorrenti e di sostegno, coordinamento o completamento delle azioni degli stati.
Il principio di sussidiarietà implica che l'Unione interviene solo se gli obiettivi non possono essere conseguiti sufficientemente dagli stati membri, mentre il principio di proporzionalità richiede che l'azione dell'Unione non vada oltre quanto necessario per conseguire i suoi obiettivi.
I parlamenti nazionali hanno il compito di vigilare sul rispetto del principio di sussidiarietà, secondo le procedure previste da un apposito protocollo.
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