Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il diritto positivo svolge un ruolo essenziale nell'ordinare la complessità sociale, nonostante non possa essere ridotto a un sistema di deduzioni coerenti.
  • La complessità delle relazioni sociali richiede una diversificazione e specializzazione delle normative, influenzando sia le regole che il discorso giuridico.
  • Il diritto mira a semplificare concettualmente e normativamente, operando secondo criteri di efficienza, pur mantenendo una funzione ordinante immanente.
  • La capacità ordinatrice del diritto positivo è tendenziale, non sempre presente o garantita, variando in base alle leggi.
  • Il diritto contrattuale codicistico si basa su generalità e astrazione, offrendo un sistema uniforme ma adattabile, con un ruolo chiave per l'interprete.

Capacità ordinatrice del diritto positivo

Non si riesce nel tentativo di ridurre le regole e il discorso giuridico ad un sistema di deduzioni riconducibili ad assiomi fra loro coerenti.
Tuttavia, resta il fondamentale ruolo ordinante del diritto positivo, momento ordinatore della complessità sociale ed esso stesso realtà complessa nascente dall’interazione fra i bisogni e gli interessi sostanziali con le forme giuridiche dagli stessi assunte.
La complessità delle relazioni sociali che aspirano ad ottenere rilevanza giuridica determina una tensione alla diversificazione e alla specializzazione, tanto sul piano del diritto come regola legittimamente posta quanto su quello del discorso sulla stessa regola.
Al contempo, il diritto mantiene la sua immanente funzione ordinante che tende alla semplificazione concettuale e normativa e che opera secondo criteri di efficienza.


La capacità ordinatrice del diritto positivo è, però, solo tendenziale. Questo poiché si tratta di una caratteristica non sempre presente e senz’altro non sempre garantita dalla legge.
Il diritto contrattuale di matrice codicistica si fonda sulle massime generalità e astrazione, realizza un sistema uniforme e ignorante la complessità derivante dagli status soggettivi.
Le stesse generalità e astrazione, allo stesso tempo, permettono un grande adattamento alla complessità: clausole generali e regole ampie creano un diritto potenzialmente disponibile alle modulazioni creative di natura dotta e giudiziale. Ne deriva il ruolo fondamentale dell’interprete.

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