Concetti Chiave
- La capacità giuridica si acquisisce alla nascita e consente di essere titolari di diritti e doveri, persi solo con la morte.
- I diritti rappresentano una situazione giuridica attiva, mentre i doveri e obblighi sono situazioni giuridiche passive.
- La capacità d’agire, che permette di esercitare i propri diritti, si acquisisce con la maggiore età e può essere limitata in alcuni casi.
- L'interdizione è la privazione totale della capacità d'agire, che può essere legale, per pene detentive, o giudiziale, per malattie mentali.
- L'inabilitazione è una privazione parziale della capacità d'agire, applicata per patologie meno gravi o abuso di sostanze, limitando gli atti economici.
Definizione di capacità giuridica
È la capacità di essere titolari di diritti e doveri. È riconosciuta dall’ordinamento a tutti gli individui, senza distinzione di età, sesso, lingua, religione o altro. Si acquista al momento della nascita e si perde solo con la morte.
- Situazione giuridica attiva (positiva) in base alla quale un soggetto esercita una pretesa nei confronti di un altro soggetto.
- Situazioni giuridiche passive. I doveri sono una situazione giuridica passiva in base alla quale un soggetto deve astenersi dal compiere un comportamento vietato da una norma giuridica. Gli obblighi sono una situazione giuridica passiva in base alla quale un soggetto deve tenere un certo comportamento nei confronti di un altro soggetto imposto da una norma giuridica.
Capacità d’agire
Capacità d’agire e privazioni
È la capacità di esercitare con il proprio volere il contenuto dei propri diritti e si acquista solo con la maggiore età.
Ci sono dei casi in cui viene tolta, parzialmente o totalmente la capacità di agire.
Privazione totale della capacità d’agire. Ne esistono due tipi:
- legale, così chiamata perché deriva dalla legge. Si ha nei casi di persone condannate a una pena detentiva che va dai 5 anni fino all’ergastolo. Dura per tutta la durata della pena ed è una forma di punizione e prevede la nomina di un tutore;
- giudiziale, così chiamata perché deriva dal giudice. Si ha nei casi di persone che vengono dichiarate, a causa di malattie mentali, incapaci di intendere e volere. Ha durata indefinita ed è una forma di protezione. Anche questo caso prevede la nomina di un tutore.
Privazione parziale della capacità di agire. Si ha nei casi di patologie mentali meno gravi (rispetto a quelle che danno luogo a interdizioneone), casi di cecità o sordomutismo (senza che i soggetti abbiano ricevuto un’adeguata educazione), abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti. L’inabilitato, poiché ha una limitata capacità d’agire può compiere solo gli atti di ordinaria amministrazione (cioè atti che non comportano grosse variazioni al patrimonio).
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra capacità giuridica e capacità d'agire?
- In quali casi si può perdere la capacità d'agire?
- Cosa comporta l'inabilitazione?
La capacità giuridica è la capacità di essere titolari di diritti e doveri, acquisita alla nascita e persa solo con la morte. La capacità d'agire è la capacità di esercitare i propri diritti con il proprio volere, acquisita con la maggiore età.
La capacità d'agire può essere persa totalmente tramite interdizione legale o giudiziale, o parzialmente tramite inabilitazione, a causa di condanne penali, malattie mentali, o altre condizioni specifiche.
L'inabilitazione comporta una privazione parziale della capacità di agire, permettendo all'inabilitato di compiere solo atti di ordinaria amministrazione, a causa di patologie mentali meno gravi, cecità, sordomutismo, o abuso di sostanze.