Concetti Chiave
- La legge più favorevole al reo si applica se le leggi cambiano dopo il reato, salvo sentenza irrevocabile.
- Il divieto di retroattività riguarda il diritto penale sostanziale, non quello processuale.
- Il divieto di retroattività include tutti gli elementi dell'illecito penale, come la punibilità e le conseguenze penali.
- Una nuova incriminazione si applica solo se prevista da una legge precedente al fatto.
- L'abolizione di reati esistenti rende inapplicabili le condanne e ne estingue gli effetti penali.
Articolo 2 del Codice Penale
Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse, si applica quella le cui disposizioni sono più favorevoli al reo, salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile.il divieto di retroattività ex art. 2 C.P. riguarda il diritto penale sostanziale ma non il diritto processuale penale. Non è consentito applicare retroattivamente una disciplina processuale che peggiori la posizione dell’imputato.
Nel diritto penale sostanziale, il divieto di retroattività concerne tutti gli elementi dell’illecito penale, comprese le condizioni di punibilità e le conseguenze penali.
Primo comma → si riferisce al fenomeno della c.d. nuova incriminazione, che ricorre quando la legge introduce una nuova fattispecie di reato prima inesistente; si pensi ad esempio al reato di usura introdotto solo con il Codice Rocco. Si applica il brocardo: nullum crimen, nulla poena sine previa lege penali.
Secondo comma → la norma allude al fenomeno dell’abolizione di incriminazioni prima esistenti; si pensi, ad esempio, all’abrogazione dei delitti di offesa della libertà. L’autore di un reato abrogato non sono non può più essere punito ma, se ha subito una sentenza di condanna, ne cessa l’esecuzione e si ha l’estinzione di tutti i relativi effetti penali.
Ratio → sarebbe irragionevole punire o continuare a punire l’autore di un fatto ormai tollerato dall’ordinamento giuridico.
L’atto di citazione deve contenere:
1) l’indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta;
2) il nome, il cognome, la residenza e il codice fiscale dell'attore, il nome, il cognome, il codice fiscale, la residenza o il domicilio o la dimora del convenuto e delle persone che rispettivamente li rappresentano o li assistono. Se attore o convenuto è una persona giuridica, un’associazione non riconosciuta o un comitato la citazione deve contenere la denominazione o la ditta, con l’indicazione dell’organo o ufficio che ne ha la rappresentanza in giudizio;
3) la determinazione della cosa oggetto della domanda;
4) l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni;
5) l’indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l’attore intende valersi e in particolare dei documenti che offre in comunicazione;
6) il nome e il cognome del procuratore e l’indicazione della procura, qualora questa sia stata già rilasciata;
7) l’indicazione del giorno dell’udienza di comparizione; l’invito al convenuto a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell’udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall’art. 166, ovvero di dieci giorni prima in caso di abbreviazione dei termini, e a comparire, nell’udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell’art. 168-bis, con l’avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167.
L'atto di citazione, sottoscritto a norma dell'art. 125, è consegnato dalla parte o dal procuratore all'ufficiale giudiziario, il quale lo notifica a norma degli artt. 137 ss.
Domande da interrogazione
- Qual è il principio di retroattività nel diritto penale secondo l'articolo 2 del Codice Penale?
- Cosa accade quando una legge introduce una nuova fattispecie di reato?
- Quali sono le conseguenze dell'abrogazione di un reato secondo il secondo comma dell'articolo 2?
- Quali informazioni deve contenere un atto di citazione?
L'articolo 2 del Codice Penale stabilisce che, se le leggi al momento del reato e quelle successive sono diverse, si applica quella più favorevole al reo, a meno che non sia stata pronunciata una sentenza irrevocabile. Questo principio si applica al diritto penale sostanziale, ma non al diritto processuale penale.
Quando una legge introduce una nuova fattispecie di reato, si applica il principio "nullum crimen, nulla poena sine previa lege penali", il che significa che non si può punire un comportamento che non era considerato reato al momento in cui è stato commesso.
Se un reato viene abrogato, l'autore non può più essere punito e, se ha già subito una condanna, l'esecuzione della pena cessa e si estinguono tutti gli effetti penali relativi.
Un atto di citazione deve contenere l'indicazione del tribunale, i dati delle parti coinvolte, la determinazione dell'oggetto della domanda, l'esposizione dei fatti e delle ragioni legali, i mezzi di prova, i dati del procuratore, e l'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione.