L'influenza dell'Unione Europea sulla sovranità e legislazione italiana

Limitazione della sovranità statale

L'adesione del nostro, come di altri paesi europei, all’Unione ha comportato una limitazione della sovranità dello Stato, consentita in origine dall'articolo 11 della Costituzione, con la conseguente possibilità per questo ente di esercitare, nelle materie stabilite dai Trattati, diretti poteri normativi entro i singoli paesi membri, oltre che diretti poteri giurisdizionali, con le sentenze della Corte di giustizia, per l'applicazione del diritto dell'Unione Europea.

Ruolo del legislatore nazionale

Perciò, il legislatore nazionale è, come la stessa Costituzione precisa con il nuovo articolo 117, comma primo, introdotto con la riforma del 2002, tenuto al «rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario», mentre il giudice dello Stato è tenuto a disapplicare le norme interne che risultino in contrasto con le norme dell'Unione. Il ruolo dell'Unione europea nella formazione del diritto va oltre gli stessi Regolamenti: essa rivolge direttive vincolanti ai singoli Stati membri per la formazione di un diritto europeo uniforme; e, perciò, esercita anche una ulteriore indiretta funzione creatrice del diritto;

Autonomia legislativa regionale

Le leggi regionali sono il portato dell'autonomia, anche legislativa, che la Costituzione riconosce alle regioni nelle materie indicate nell'articolo 117 Costituzione o in altre materie che possono essere indicate con successive leggi costituzionali.