Anna___04
Genius
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Concetti Chiave

  • L'angelo della castità rimuove l'ultima P dalla fronte di Dante, segnalando la fine della purificazione e l'inizio del cammino verso il Paradiso terrestre.
  • Virgilio rassicura Dante che attraversare le fiamme non gli causerà danni, sottolineando che l'unico ostacolo rimasto è il raggiungimento di Beatrice.
  • Dopo aver superato le fiamme, Dante, Virgilio e Stazio incontrano il guardiano della scala che conduce al Paradiso terrestre, che li esorta a muoversi rapidamente.
  • I tre pellegrini, esausti dal viaggio, si siedono sui gradini e cadono addormentati mentre il sole tramonta.
  • Al risveglio, Virgilio informa Dante che ora è libero di agire secondo la sua volontà, poiché il suo percorso di espiazione è completato e il suo intento è rivolto al bene.

Indice

  1. Il Tramonto e l'Ultima P
  2. L'Avvertimento di Virgilio
  3. Il Sogno di Dante

Il Tramonto e l'Ultima P

Il sole è sul punto di tramontare e l'angelo della castità rimuove l'ultima P dalla fronte di Dante, e lo invita ad oltrepassare le fiamme che lambiscono la settima cornice, e a dare ascolto alla voce che gli suggerisce di arrivare al Paradiso terrestre. Giunto al Paradiso terrestre, infatti, il poeta potrà potrà completare il suo percorso di purificazione e rendere alla beatitudine.

L'Avvertimento di Virgilio

Virgilio cerca di convincere il suo discepolo invitandolo a seguirlo, e lo rassicura del fatto che non possa essere ferito. L'unica cosa che riesce a convincere Dante a proseguire è l'avvertimento di Virgilio, il quale afferma che quello è l'unico ostacolo che lo separa da Beatrice. Superate le fiamme Dante, Virgilio e Stazio si trovano davanti al guardiano della scala che conduce al Paradiso terrestre, il quale li invita ad affrettarsi.

Il Sogno di Dante

Siccome il sole sta tramontando, i tre pellegrini, stanchi, si siedono sui gradini della scala e si addormentano. Dante sogna una donna che coglie i fiori in un prato, la quale rappresenta la vita attiva. Dopo essersi risvegliato, Virgilio afferma che Dante è libero di muoversi in quanto la sua volontà è libera e, ultimato il viaggio di espiazione dei peccati, è finalizzata a fare del bene, e che quindi non necessita più della sua guida.

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