Anna___04
Genius
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Concetti Chiave

  • Dante e Virgilio entrano nel Purgatorio e ricevono l'istruzione di non voltarsi mai indietro durante il loro viaggio.
  • Il cammino iniziale è stretto e difficile, portando a una spianata che precede le dodici cornici del Purgatorio.
  • Sculture di marmo sul pendio raffigurano scene religiose come l'Annunciazione e la processione verso Gerusalemme.
  • Dante sente un canto e un profumo di incenso mentre osserva la prima schiera di peccatori: i superbi.
  • I superbi sono puniti portando pesanti massi, un simbolo del loro peccato, e Dante invita alla riflessione sulla temporaneità delle pene.

Indice

  1. Ingresso nel Purgatorio
  2. Sculture e Rilievi
  3. I Superbi e la Purificazione

Ingresso nel Purgatorio

All'interno di questo canto i due poeti, Dante e Virgilio, sono appena entrati nel Purgatorio, e la porta si è richiusa a loro spalle. L'angelo guardiano raccomanda loro che non dovranno mai voltarsi indietro durante il loro cammino all'interno del Purgatorio. Essi procedono dapprima per un sentiero angusto, ripido e malagevole, fino a raggiungere una spianata deserta che anticipa le dodici cornici del secondo regno del Purgatorio.

Sculture e Rilievi

Sul pendio del rilievo sono presenti delle sculture in marmo, come l'Annunciazione alla Madonna, la quale sembra così reale che le figure sembrano star parlando. Un altro rilievo ritrae la processione verso Gerusalemme. Al poeta fiorentino sembra di udire un canto e di percepire un intenso profumo di incenso.

I Superbi e la Purificazione

Successivamente si staglia davanti agli occhi dei due poeti la prima schiera di peccatori: i superbi. Dante invita il lettore a non abbandonare il suo percorso di purificazione al pensiero delle pene che i peccatori dovranno espiare, perché queste saranno temporanee. I superbi sono costretti a sopportare sulle loro spalle il peso di possenti massi, e Dante approfitta per fare un commento a coloro che in vita si sono macchiati di questo peccato, affinché vedano la propria anima come la larva di un bruco da cui poi si libereranno.

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