Concetti Chiave
- Dante osserva un albero a forma di abete capovolto nella sesta cornice del Purgatorio, coperto di frutti non accessibili.
- Una schiera di anime scheletrite canta il Miserere, un canto penitenziale, mentre soffrono fame e sete senza poter soddisfare i loro bisogni.
- Forese Donati, un'anima riconosciuta da Dante, spiega che i golosi sono puniti con desideri insaziabili che li condurranno alla beatitudine.
- Forese attribuisce il suo rapido passaggio al Purgatorio alle preghiere della moglie, differente dalle altre donne fiorentine, e profetizza su di esse.
- Dante rivela di essere un vivente in viaggio verso Beatrice in paradiso, guidato da Virgilio, simbolo della ragione.
L'osservazione dell'albero capovolto
Giunti nella sesta cornice, Dante è intento ad osservare un albero a forma di abete capovolto interamente ricoperto di frutti. Nel frattempo il poeta fiiorentino ode una schiera di spiriti cantare il Miserere, un canto penitenziale. Allora scorge una schiera di anime scheletrite, che, pur avendo a disposizione una cascata da cui sgorga acqua limpida è un albero pieno di frutti, non possono soddisfare i loro bisogni, e sono assetati e affamati.
L'incontro con Forese Donati
Una di loro si rivolge a Dante, affermando di averlo riconosciuto: si tratta di Forese Donati, con il quale Dante ebbe dei rapporti durante il periodo giovanile. Donati spiega come i golosi siano sollecitati costantemente dai loro sensi senza poterli soddisfare. Egli aggiunge che la pena che gli è stata inflitta è un motivo che li porterà alla beatitudine.
La profezia di Forese
Dante chiede a Forese come mai, nonostante si sia pentito al termine della sua vita, non si trovi nell'antipurgatorio. Forese risponde che lo hanno aiutato le preghiere della moglie, comportatasi in modo molto diverso rispetto alle altre donne fiorentine, verso le quali Forese lancia una profezia.
A sua volta Dante rivela di essere un vivente destinato a raggiungere Beatrice in paradiso, accompagnato nel suo viaggio dal poeta Virgilio, il quale rappresenta allegoricamente la ragione.