Concetti Chiave
- Dante emerge dal fumo e vede il tramonto, mentre viene colto da visioni fantasiose che svaniscono con l'arrivo di un angelo.
- L'angelo indica la via a Dante e cancella con un'ala la terza "P" dalla sua fronte, mentre la notte si avvicina.
- Nel quarto girone si purga il peccato della pigrizia, e Virgilio spiega la natura dell'amore, diviso in istintivo e intellettuale.
- L'amore istintivo è infallibile, mentre l'amore intellettuale può errare se mal diretto, e diventa la radice di virtù e vizi umani.
- L'odio verso il prossimo è analizzato attraverso superbia, invidia e ira, ognuno legato al desiderio del male altrui.
Indice
L'uscita dal fumo e l'apparizione dell'angelo
Dante finalmente esce dal fumo e così riesce a vedere il sole che sta per tramontare. In questo momento nella fantasia di Dante appaiono delle immagini, la mente di Dante viene rapita dalla fantasia e non si accorge di cosa gli sta accadendo attorno.
Poi all'improvviso come i sogni le fantasie di Dante spariscono di botti per la venuta di un angelo che Dante vorrebbe guardare ma è impedito dalla troppa luce. Questo gli indica la strada da percorrere prima che Dante gliela chieda. E mentre Dante sta seguendo Virgilio dicendogli di sbrigarsi perché sta per venire la notte, sente sul viso il soffio, come un fruscio di un'ala, è l'angelo che cancella con l'ala sulla fronte di Dante la terza “P”.Il quarto girone e il peccato della pigrizia
Si fa sera e Dante essendosi stancato si fermò, chiedendo al suo maestro quale peccato si purgasse nel girone nel quale si trovavano.
L'amore come principio di virtù e vizio
Nel quarto girone si rimedia al peccato della pigrizia. Virgilio comincia a parlare dell'amore, cioè tutte le creature quanto Dio sono spinte ad operare per amore, questo è di due tipi: istintivo, e quello voluto dall'intelligenza. Quello istintivo non sbaglia mai ma l'altro può sbagliare o perché è rivolto a cose indegne o perché o è troppo o è poco vigoroso. Finché quest'amore è diretto a Dio oppure si rivolge con moderazione alle cose terrene non può essere causa di peccato, ma quando si volge al male o si dirige al bene con più forza o meno forza di quanto si dovrebbe allora l'uomo opera contro Dio che l'ha creato. Dunque ne consegue che l'amore negli uomini è principio d'ogni virtù e d'ogni vizio. Siccome nessun uomo può odiare se stesso o Dio, c'è da esaminare l'odio contro il prossimo. Nessuna cosa può odiare se stessa e poiché nessun essere si può concepire diviso o indipendente da Dio ne consegue da Dio che è impossibile l'odio dell'uomo verso Dio.
L'odio e l'amore per il male altrui
Dunque non si può amare alcun male se nonché quella altrui, questo male nasce in tre modi.
c'è chi spera di primeggiare sugli altri e dunque spera nel male degli altri, superbia amore per sé.
C'è chi ha paura di perdere ricchezze e gloria, se gli altri lo sorpassano e dunque spera nel contrario, cioè che l'avversario sia abbassato: invidia, amore del male altrui.
C'è chi si offende per ingiurie ricevute e desidera la vendetta, affrettando col desiderio il male altrui: ira, amore di vendetta.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'apparizione dell'angelo per Dante?
- Qual è il peccato purgato nel quarto girone?
- Come viene descritto l'amore nel contesto del quarto girone?
- In che modo si manifesta l'odio per il male altrui?
L'angelo appare a Dante per indicargli la strada da percorrere e cancella con l'ala la terza "P" dalla fronte di Dante, simboleggiando il progresso nel suo viaggio spirituale.
Nel quarto girone si purga il peccato della pigrizia, e Virgilio spiega che l'amore può essere principio di virtù o vizio a seconda di come è diretto.
L'amore è descritto come un principio che spinge tutte le creature a operare; può essere istintivo o voluto dall'intelligenza, e diventa peccaminoso quando è rivolto al male o è eccessivo o insufficiente.
L'odio per il male altrui si manifesta in tre modi: superbia, invidia e ira, ciascuno legato a un diverso tipo di amore per il male altrui.