Concetti Chiave
- Nel Canto XVI del Purgatorio, Dante e Virgilio sono avvolti da una nube di fumo che simboleggia l'ira, dove incontrano le anime degli Iracondi che pregano per la redenzione.
- Marco Lombardo discute il libero arbitrio, sostenendo che gli astri influenzano le azioni umane ma non determinano le scelte, che rimangono responsabilità dell'individuo.
- Lombardo critica la confusione tra potere spirituale e temporale, suggerendo che la Chiesa dovrebbe guidare l'anima mentre un monarca dovrebbe garantire l'ordine terreno.
- Dante attraverso Lombardo esplora la corruzione umana, attribuendo la decadenza morale alla mancanza di distinzione tra autorità spirituale e temporale.
- Marco Lombardo, pur essendo un personaggio poco conosciuto storicamente, è rappresentato come un uomo di corte saggio e pacifico, rispecchiando alcune delle esperienze di Dante.
Indice
L'incontro con Marco Lombardo
In questo canto vediamo i 2 poeti che vengono avvolti da fumo e così Dante è costretto a chiudere gli occhi e Virgilio lo aiuta, dicendogli di non separarsi da lui. Nel buio della nube Dante sente delle preghiere e Virgilio gli spiega che sono gli Iracondi che stanno scontando i loro peccati pregando l’agnello di Dio. Tra le anime vi era Marco Lombardo, che sente le voci dei due poeti e incuriosito si avvicina per chiedere chi fossero. Dopo aver compreso che Dante fosse ancora vivo, lo esorta a pregare per lui una volta finito il viaggio nei tre mondi ultraterreni. Egli afferma anche che il mondo prima era pieno di cortesia ed ora è pieno di malvagità a causa degli atteggiamenti umani che erano inizialmente influenzati dai corpi celesti ma se così fosse secondo lui scomparirebbe il libero arbitrio e non ci sarebbe più giustizia. Lombardo spiega che gli astri danno solo inizio alle azioni umane ma poi gli uomini grazie alla loro ragione devono essere in grado di distinguere il bene dal male. Inoltre Lombardo afferma che la causa della corruzione umana sta nella confusione tra potere temporale e spirituale poiché l’anima ha bisogno di una guida e questo ruolo deve essere svolto dalla Chiesa. Secondo Lombardo tutti gli uomini sono corrotti però cita 3 anziani della Lombardia che secondo lui sono gli unici ad essere dotati ancora di virtù e questo sono Corrado da Palazzo, Gherardo da Camino e Guido da Castello. Infine il dialogo si chiude con Marco Lombardo che spiega a Dante chi fosse Gherardo, dicendo che lo conosce solo come padre di Gaia.
La corruzione e il libero arbitrio
La nube di fumo rappresenta l'ira e la perdita della ragione. Il canto infatti affronta temi come la corruzione umana, il libero arbitrio e la distinzione tra potere temporale e spirituale. La figura di Lombardo richiama quella di Dante stesso, entrambi uomini di corte a causa dell'esilio.
La questione affrontata riguarda se l'esistenza umana sia determinata dagli astri o dalla libera scelta degli individui. Da questo canto possiamo dedurre che i castighi assegnati alle anime implicano una visione che conferisce agli uomini la responsabilità delle proprie azioni e quindi l'uomo è responsabile delle sue scelte.
La visione di Marco Lombardo
Marco Lombardo spiega che la corruzione del mondo ha radici fin dalla creazione dell'anima che uscendo dalle mani di Dio, è pura e ignara di tutto, infatti nel testo viene paragonata ad una fanciulla ingenua da Lombardo. Tuttavia, essendo inesperta, può essere ingannata e deviata dai falsi beni. Marco quindi sostiene che la presenza di un unico monarca è fondamentale per garantire l'ordine nel mondo e il ritorno dell'anima a Dio. La divina provvidenza ha assegnato all'uomo due fini: la beatitudine terrena, garantita dall'Imperatore, e la beatitudine eterna, garantita dal Papa. Tuttavia mancano le condizioni necessarie poiché manca un monarca e il Papa rivendica il potere temporale. Dante promuove l’idea di ripristino dell'Impero e la distinzione netta tra potere spirituale e temporale, affinché agiscano autonomamente con pari dignità, come avveniva nell'antica Roma.
Il personaggio di Marco Lombardo
Marco Lombardo: oggi sappiamo pochissimo di questo personaggio, di origine lombarda, che visse nella seconda metà del 200 nelle corti dell'Italia settentrionale e fu probabilmente a lungo nella Marca Trevigiana presso Gherardo da Camino; doveva essere però assai noto ai suoi tempi quale uomo di corte saggio e amante della pace. Dante si rispecchia in Lombardo e il modo di parlare di Marco è sintetico ma allo stesso tempo elegante, in sintonia col personaggio e con l'argomento svolto dal suo discorso.
Domande da interrogazione
- Chi è Marco Lombardo e quale ruolo svolge nel canto?
- Qual è la visione di Marco Lombardo riguardo al libero arbitrio e alla corruzione?
- Come viene rappresentata l'ira nel canto e quale significato ha?
- Qual è la posizione di Marco Lombardo sulla necessità di un monarca?
- Quali sono le figure virtuose citate da Marco Lombardo e perché?
Marco Lombardo è un personaggio di origine lombarda che appare nel canto come un'anima tra gli Iracondi. Egli discute con Dante sulla corruzione umana e il libero arbitrio, esortandolo a pregare per lui e spiegando la necessità di distinguere tra potere temporale e spirituale.
Marco Lombardo sostiene che, sebbene gli astri possano influenzare le azioni umane, il libero arbitrio permette agli uomini di distinguere tra bene e male. Egli attribuisce la corruzione alla confusione tra potere temporale e spirituale, sottolineando la necessità di una guida spirituale.
L'ira è rappresentata dalla nube di fumo che avvolge i poeti, simboleggiando la perdita della ragione. Questo tema è centrale nel canto, che esplora la responsabilità umana e la necessità di distinguere tra potere temporale e spirituale.
Marco Lombardo sostiene che un unico monarca è essenziale per garantire l'ordine nel mondo e il ritorno dell'anima a Dio. Egli critica la mancanza di un monarca e il Papa che rivendica il potere temporale, promuovendo la distinzione tra potere spirituale e temporale.
Marco Lombardo cita Corrado da Palazzo, Gherardo da Camino e Guido da Castello come gli unici uomini ancora dotati di virtù, in contrasto con la corruzione generale. Queste figure rappresentano esempi di integrità e virtù in un mondo corrotto.