Concetti Chiave
- Dante e Virgilio attraversano il fumo dove si trovano gli iracondi, ascoltando le loro voci in armonia cantare l'Agnus Dei.
- Marco Lombardo, un'anima penitente, si rivela a Dante e discute la decadenza morale e sociale del mondo moderno.
- Marco sostiene che il libero arbitrio, non il destino, guida le scelte umane, ma l'anima può essere ingannata da false apparenze di bene.
- Evidenzia la necessità di leggi e autorità, rappresentate da papa e imperatore, che dovrebbero lavorare in armonia anziché in conflitto.
- In Lombardia restano solo pochi uomini virtuosi come Corrado da Palazzo e Gherardo da Camino, sorprendendo Dante con la loro notorietà.
Indice
Dante e Virgilio nel fumo
Dante e Virgilio avanzano nel fumo e nelle tenebre che avvolgono gli iracondi di cui sentono le voci cantare in perfetta concordia l'Agnus Dei. A un'anima,che ha il sospetto che egli sia vivo, Dante, spinto da Virgilio, risponde dichiarando la sua situazione di vivente e l'anima penitente si rivela per quella di Marco Lombardo, uomo di corte, dodato di virtù che il mondo trascura. Dante chiede a Marco le ragioni di tanta decadenza,già lamentata da Guido.
Decadenza e libero arbitrio
Lombardo risponde negando che tutto dipenda dai cieli,perchè l'uomo ha la ragione per conoscere il bene e il male e il libero arbitrio per fare le sue scelte.Paragona poi l'anima umana,come una fanciulla che si lascia ingannare da false apparenze di bene che deviano le sue buone intenzioni.
Necessità di leggi e autorità
Di qui la necessità di leggi e autorità,rappresentate da papa e imperatore,che dovrebbero collaborare nelle rispettive sfere,invece di contrastarsi.
Vecchi virtuosi in Lombardia
E così ad esempio nella vecchia Lombardia sono rimasti solo tre vecchi virtuosi:Corrado da Palazzo, Gherardo da Camino e Guido da Castello. Dante chiede chi è Gherardo,suscitando stupore in Marco,poichè si tratta di un personaggio molto noto in Toscana. Poi si allontana velocemente.
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