Canto 12 Purgatorio - Contenuti

Il Terreno di Dante

Virgilio fa notare al suo discepolo Dante il terreno che egli sta calpestando.

Bassorilievi di Superbia

Quando il poeta rivolge lo sguardo verso il basso, si accorge che il suolo è cosparso di bassorilievi raffiguranti esempi di superbia punita. Uno di questi raffigura Lucifero mentre precipita dal cielo, scagliato via da Dio; Apollo e altre divinità che osservano i cadaveri dei giganti; il gigante Briareo colpito dagli dei; il gigante Nembrot smarrito davanti alla torre di Babele, che lui ha stesso fece costruire; Roboamo che fugge su un carro; la regina degli Sciti mentre immerge la testa del re dei Persiani in un lago di sangue; gli Assiri che fuggono gli Ebrei; la città di Troia distrutta e rasa completamente al suolo. Dante osserva come i bassorilievi ritraggano le scene con estrema fedeltà alla realtà, e ne è meravigliato.

L'Angelo dell'Umiltà

Successivamente l'Angelo dell'umiltà accoglie Dante e Virgilio, e indica loro la scala per salire alla seconda cornice del Purgatorio. Dopodiché l'angelo batte le ali sulla fronte di Dante, il quale si sente subito alleggerito, e Virgilio gli fa notare che l'angelo ha rimosso dalla sua fronte una delle sette P che simboleggiano i peccati che egli deve espiare durante la sua permanenza all'interno del Purgatorio. Solo così potrà accedere alla contemplazione della beatitudine e quindi al Paradiso.