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Concetti Chiave

  • Dante osserva un punto luminoso, simbolo di Dio, e nove cerchi rappresentanti le gerarchie angeliche, guidato da Beatrice nella comprensione del cosmo.
  • Beatrice chiarisce che le sfere celesti non si dispongono secondo un ordine semplice a causa delle loro virtù, non dell'ampiezza, dissolvendo i dubbi di Dante.
  • Le gerarchie angeliche, secondo Beatrice, sono divise in tre ordini, conformi alla dottrina di Dionigi e distinte dalla visione di Gregorio Magno.
  • Gli angeli, creati da Dio per amore, possiedono facoltà superiori a quelle umane, con una conoscenza diretta e perfetta del passato, presente e futuro.
  • Beatrice critica i predicatori che distorcono le Sacre Scritture per fini personali, anteponendo dottrine filosofiche alle verità divine.

Indice

  1. La Visione di Dante
  2. L'Ordine delle Gerarchie Angeliche
  3. La Creazione e la Ribellione degli Angeli
  4. Critica ai Predicatori Terreni
  5. La Luce di Dio e gli Angeli

La Visione di Dante

Quando Beatrice tace, Dante scorge nei suoi occhi il riflesso di una luce e, voltandosi per individuarne la fonte, scorge un punto luminosissimo (Dio) e nove cerchi (le gerarchie angeliche) che ruotano intorno a esso e le cui velocità e luminosità sono proporzionali alla vicinanza dal centro. Beatrice spiega che da esso dipendono il Cielo e tutta la natura; il poeta tuttavia non comprende perché le sfere celesti e la Terra non siano disposte secondo lo stesso ordine del modello ideale semplice, cioè perché la sfera più grande e vicina a Dio corrisponda anche al cerchio più piccolo e più vicino al centro. La guida chiarisce allora a quel punto che bisogna guardare non l'ampiezza dei cieli, ma la virtù di cui sono pieni: il Primo Mobile, quindi, essendo più vicino a Dio,

ruota assai più velocemente del cielo della Luna, che pur possiede diametro minore. Il dubbio di Dante viene così dissolto e la sua mente si rasserena come il cielo quando il vento spazza via la nebbia.

L'Ordine delle Gerarchie Angeliche

Beatrice continua illustrando al poeta l'ordinamento dei cori angelici divisi in tre gerarchie, ognuna delle quali è composta da tre ordini:

Serafini, Cherubini e Troni la prima; Dominazioni, Virtu e Potestà la seconda; Principati, Arcangeli e Angeli la terza. Questa configurazione corrisponde a quella suggerita dalla dottrina di Dionigi (pseudo-Areopagita) e illustrata nel De coelesti hierarchia ed è diversa da quella presentata da Gregorio Magno nei Moralia (modello di Dante nel

Convivio).

La Creazione e la Ribellione degli Angeli

Beatrice, che legge nella mente divina le domande di Dante, spiega che gli angeli furono creati da Dio per un atto d'amore, affinché la sua infinita bontà prendesse consistenza in esseri distinti e consapevoli. Come frecce scagliate insieme, le intelligenze angeliche, la forma e i cieli nacquero nello stesso istante. Poco dopo la creazione, però, alcuni angeli guidati da Lucifero si ribellarono e precipitarono sulla Terra; gli altri, rimasti fedeli, furono ammessi a vedere Dio, dotati della vista intellettuale e di una volontà perfetta. Beatrice aggiunge che gli angeli possiedono intelligenza, memoria e volontà, ma che queste facoltà non sono paragonabili a quelle umane: dal momento che possono vedere tutto in Dio passato, presente e futuro il loro pensiero non analizza la realtà come fanno gli uomini.

Critica ai Predicatori Terreni

Critica perciò tutti coloro che sulla Terra predicano verità diverse, consapevolmente o inconsapevolmente, equivocando il vero contenuto delle Sacre Scritture. I predicatori che cercano in ogni modo di affermare cose originali desumendo altre "verità" dalle Sacre Scritture e approfittando dell'ingenuità dei fedeli sono spregevoli ma più ancora lo sono, continua la beata, coloro che antepongono dottrine filosofiche alle Sacre Scritture. I predicatori trascurano il Vangelo per abbindolare i fedeli e per soddisfare la propria ambizione.

La Luce di Dio e gli Angeli

Beatrice torna poi a parlare degli angeli spiegando a Dante che il loro numero è finito ma incalcolabile e che la luce di Dio si irradia su tutte queste creature dividendosi in innumerevoli specchi e tuttavia mantenendo la propria unità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Dante riguardo alla disposizione delle sfere celesti?
  2. Dante osserva un punto luminosissimo (Dio) e nove cerchi (le gerarchie angeliche) che ruotano intorno a esso. Beatrice spiega che la disposizione non segue un ordine semplice, ma è basata sulla virtù e vicinanza a Dio.

  3. Come sono organizzate le gerarchie angeliche secondo Beatrice?
  4. Le gerarchie angeliche sono divise in tre gruppi, ciascuno composto da tre ordini: Serafini, Cherubini e Troni; Dominazioni, Virtù e Potestà; Principati, Arcangeli e Angeli.

  5. Cosa accadde dopo la creazione degli angeli?
  6. Dopo la creazione, alcuni angeli guidati da Lucifero si ribellarono e furono precipitati sulla Terra, mentre gli altri rimasero fedeli e furono ammessi a vedere Dio.

  7. Qual è la critica di Beatrice ai predicatori terreni?
  8. Beatrice critica i predicatori che distorcono le Sacre Scritture per affermare verità diverse e antepongono dottrine filosofiche al Vangelo, ingannando i fedeli per ambizione personale.

  9. Come si manifesta la luce di Dio sugli angeli?
  10. La luce di Dio si irradia sugli angeli dividendosi in innumerevoli specchi, mantenendo però la propria unità, e il numero degli angeli è finito ma incalcolabile.

Domande e risposte

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