Agomei
Ominide
4 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Beatrice interrompe i pensieri di Dante, invitandolo a contemplare l'amore di Dio nei suoi occhi e ascoltare Cacciaguida.
  • Cacciaguida presenta a Dante i celebri spiriti combattenti per la fede, intensificando la loro luce man mano che vengono nominati.
  • Dante viene trasportato dal cielo di Marte a quello di Giove, dove le anime formano le lettere del versetto "Amate la giustizia".
  • L'aquila formata dagli spiriti giusti rappresenta la giustizia divina, criticando la Chiesa e i principi cristiani per la loro ingiustizia.
  • L'aquila rimprovera l'arroganza umana nel giudicare Dio e canta un inno sul mistero del Giudizio finale, incomprensibile per i mortali.

Indice

  1. L'invito di Beatrice
  2. La visione simbolica
  3. L'aquila e la giustizia divina

L'invito di Beatrice

Mentre Dante e Cacciaguida tacciono (il primo pensando alle parole appena pronunciate dall'avo, il secondo assorto nella visione di Dio), Beatrice invita il poeta a guardarla negli occhi, ricolmi dell'amore di Dio, che libera l'uomo da ogni altro desiderio. Essa interrompe quindi a questo punto i pensieri di Dante, chiedendogli di ascoltare possiamo dire ancora il suo antenato, perché la beatitudine non è solo negli occhi di lei, ma invece in ogni anima santa. Cacciaguida presenta dunque a quello che è il discendente tutta una serie di celebri spiriti combattenti per la fede che appaiono sulla croce e che intensificano la propria luce man mano che i loro nomi vengono pronunciati: tra essi sono presenti Giosuè, Carlo Magno, Goffredo di Buglione e tanti altri.

La visione simbolica

Quando il pellegrino si volge nuovamente a Beatrice, perdendosi in maniera piuttosto profonda nel suo sguardo, comprende di essere stato trasportato dal cielo rosso di Marte a quello argenteo di Giove. Qui le anime luminose si raggruppano tra loro a formare le lettere del primo versetto del Libro della Sapienza, come in oro su sfondo argenteo: Dilicite fustinam qui iudicatis terram ("Amate la giustizia, o voi che giudicate il mondo"). Appena formata la lettera finale dell'ultima parola della frase, la M, le anime si fermano, quindi, all'improvviso, riprendono a muoversi raffigurando prima un giglio, poi il collo e la testa di un'aquila. Spinto da questa visione simbolica della giustizia, Dante pronuncia un'aspra invettiva contro il papa, accusandolo di aver dimenticato l'esempio dei santi Pietro e Paolo, maniri per quella Chiesa che ora egli sta mandando in rovina.

L'aquila e la giustizia divina

L'aquila formata dagli spiriti giusti appare a Dante con le ali spiegate e come se fosse composta da innumerevoli rubini scintillanti. Le luci delle anime che formano il becco dell'uccello si muovono e una voce, che parla a nome di tutti i beati, informa il pellegrino che il sacro emblema imperiale è esaltato in questo cielo come diciamo se fosse il simbolo della giustizia divina, mentre sulla Terra, sebbene ne sia preservata quella che è la memoria, il suo esempio non viene seguito. Il poeta chiede anche all'aquila di spiegargli il significato di tale giustizia, aiutandolo a risolvere un suo antico dubbio: come può meritarsi la condanna eterna un'anima retta la quale, senza colpa personale, non abbia udito di Cristo e non sia stata battezzata? L'aquila rimprovera Dante e gli uomini in generale per la loro presunzione nel voler giudicare l'operato di Dio: le creature mortali sono imperfette e perciò incapaci di comprendere l'infinita saggezza del Padre. Mostrando disappunto, l'uccello si muove circolarmente sopra al pellegrino e le anime che lo compongono cantano un inno che Dante non intende nei suoi contenuti, ma che verte sul mistero del Giudizio finale, fuori dalla portata di comprensione dei mortali. Infine l'aquila, passandoli in rassegna per nome, pronuncia una decisa condanna di tutti i principi cristiani del tempo di Dante che governano senza giustizia, tra cui Filippo il Bello, Alberto d'Asburgo, Federico Il d'Aragona.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Beatrice nel dialogo tra Dante e Cacciaguida?
  2. Beatrice interrompe i pensieri di Dante, invitandolo a guardarla negli occhi pieni dell'amore di Dio, e lo esorta ad ascoltare ancora Cacciaguida, sottolineando che la beatitudine è presente in ogni anima santa.

  3. Cosa rappresenta la visione simbolica delle anime nel cielo di Giove?
  4. Le anime luminose formano le lettere del versetto "Amate la giustizia, o voi che giudicate il mondo" e successivamente si trasformano in un'aquila, simbolo della giustizia divina, spingendo Dante a criticare il papa per aver tradito l'esempio dei santi.

  5. Come viene descritta l'aquila formata dagli spiriti giusti?
  6. L'aquila appare con le ali spiegate, composta da innumerevoli rubini scintillanti, e rappresenta il simbolo della giustizia divina, esaltato nel cielo ma non seguito sulla Terra.

  7. Qual è il dubbio di Dante riguardo alla giustizia divina?
  8. Dante si interroga su come un'anima retta, che non ha conosciuto Cristo né è stata battezzata, possa meritare la condanna eterna, cercando una spiegazione dall'aquila.

  9. Qual è la risposta dell'aquila al dubbio di Dante sulla giustizia divina?
  10. L'aquila rimprovera Dante e gli uomini per la loro presunzione nel giudicare l'operato di Dio, sottolineando che le creature mortali sono imperfette e incapaci di comprendere l'infinita saggezza divina.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community