Concetti Chiave
- Dante chiede a Cacciaguida chiarimenti sulle predizioni dell'esilio, sottolineando il ruolo del libero arbitrio umano, pur essendo gli eventi già noti a Dio.
- Cacciaguida esorta Dante a rivelare le verità sui potenti, nonostante i rischi personali, poiché queste porteranno alla redenzione dell'umanità.
- Il Canto XVII del Paradiso evidenzia il tema dell'armonia tra libero arbitrio e prescienza divina attraverso simboli e allegorie come il mito di Fetonte e Ippolito.
- Numerose figure retoriche, tra cui metafore e similitudini, arricchiscono il testo, esprimendo concetti come l'esilio di Dante e il suo impatto sugli eventi futuri.
- Personaggi storici e mitologici, come Cangrande della Scala e il mito di Fetonte, sono citati per sottolineare il contesto storico e le sfide morali affrontate da Dante.
Indice
Cacciaguida e il compito di Dante
Premessa: i canti XV, XVI e XVII sono i canti di Cacciaguida: il suo discorso è il punto più importante della Divina Commedia, poiché chiarisce a Dante (specialmente nel XVII) il compito di miglioramento morale da offrire all’umanità, una volta tornato sulla Terra. Tutti e tre i canti non sono solo autobiografici o biografici, ma hanno valore universale. Nel canto XVI Dante analizza le varie famiglie fiorentine, confrontando la nobiltà di sangue di Cacciaguida al contado arricchito nella Firenze moderna.
Le famiglie fiorentine e l'esilio
Dante, su invito di Beatrice, chiede a Cacciaguida spiegazioni sulle oscure predizioni relative all’esilio ricevute durante il viaggio nell’Inferno e nel Purgatorio. Cacciaguida precisa come gli avvenimenti terreni dipendano dal libero arbitrio umano, sebbene da sempre presenti in Dio, dopodiché rivela a Dante il suo futuro esilio. Dante troverà ospitalità presso gli Scaligeri di Verona (panegirico di Cangrande della Scala). Dante non sa se, una volta terminato il proprio viaggio, dovrà rivelare le verità sui potenti, rischiando la solitudine e l’inimicizia di tutti, oppure non rivelarle, tradendo la propria missione e togliendosi la possibilità di tramandarsi ai posteri. Cacciaguida gli intima di rivelare ogni cosa, senza preoccuparsi delle conseguenze, poiché queste verità porteranno alla redenzione dell’umanità intera, attraverso l’esempio delle personalità più influenti e potenti.
Il significato della Divina Commedia
Espressione del vero fine della Divina Commedia: lo scopo di far redimere l’intera umanità.
Personaggi e miti citati
Cielo Quinto (Marte), Spiriti militanti
- Dante
- Beatrice: grande aiuto per Dante, la sua luce e il suo sorriso lo aiutano nelle scelte.
- Cacciaguida: fiorentino, nato alla fine dell’XI secolo, è il trisavolo di Dante; partecipa alla seconda crociata insieme a Corrado III di Svevia, trovandovi la morte nel 1148; da lui nacque Alighiero I, da cui nacque Bellincione, padre di Alighiero II, padre di Dante.
- Virgilio
- Bonifacio VIII e il papato (implicitamente)
- Bartolomeo della Scala: signore di Verona dal 1301 al 1304 (gran Lombardo)
- Cangrande della Scala: fratello di Bartolomeo, dapprima associato al potere con il fratello Alboino, nominato vicario imperiale di Verona nel 1311, reggitore unico della città dal 1312 al 1329, data della sua morte prematura; consolida e amplia il proprio regno conquistando territori e sottoponendo importanti città come Padova e Mantova.
- Clemente V: papa “guasco” ossia originario della Guascogna
- Arrigo VII: imperatore in cui Dante riponeva le speranze di una missione ristoratrice
- Mito di Fetonte: egli, sentendo dire di non essere il figlio di Apollo, chiede spiegazioni alla madre Climene, la quale lo rassicura; Apollo, per dimostrargli il suo amore, gli permette di guidare il carro del sole, ma Giove lo fulminerà per aver condotto il sole fuori dalla sua rotta. È simbolo della prudenza dei padri nelle concessioni ai figli.
- Mito di Ippolito: egli, figlio di Teseo e Ippolita, regina delle amazzoni, fu cacciato con l’accusa di aver attentato all’onore della matrigna Fedra, sebbene fosse stata ella stessa a fare proposte a Ippolito ma, rifiutata, aveva paura di essere umiliata pubblicamente. Dante sarà costretto a fuggire per non aver consentito alle malvagie azioni dei suoi concittadini.
- Roma
- Battaglia della Lastra: sconfitta dei Bianchi, a cui Dante non partecipa.
- Inganno di Arrigo VII da parte del papa Clemente V, il quale, dopo avergli riconosciuto l’autorità, si comportò in modo ostile nei suoi confronti, contribuendo al fallimento della sua missione imperiale
Temi e simbolismi
Mercoledì 13 aprile 1300.
- Tema del futuro
- Tema della conoscenza
- Tema paganesimo/cristianesimo
- Tema del dubbio
- Tema della luce e beatitudine
- Tema della grazia divina
- Tema della fede
- Tema dell’armonia universale
- Tema del potere della parola
- Tema della cortesia
- Tema della responsabilità nei confronti dei posteri
- Riferimento ai pagani = esaltazione cristianesimo
- Compagnia = guelfi Bianchi
- Aquila = significato analogo a Giustiniano nel canto VI
- Similitudine ai vv. 1-2-4-->Fetonte - Dante
- Perifrasi al v. 3--> Fetonte
- Perifrasi al v. 5-->Cacciaguida
- Metafora al v. 12-->Sete soddisfatta = desiderio di redenzione dell’umanità
- Similitudine ai vv. 14-15-16-17-->triangolo – eventi terreni
- Perifrasi al v. 18-->Dio
- Metafora al v. 24-->tetragono=stabilità
- Metafora al v.27-->freccia prevista più innocua = eventi futuri conosciuti meno gravi
- Perifrasi al v. 33-->Gesù
- Metafora al v. 37-->quaderno=ambito umano
- Similitudine ai vv. 40-42--> nave non si muove a causa dello sguardo di qualcuno, così come gli eventi visti da Dio sono soggetti al libero arbitrio umano
- Similitudine ai vv. 43-45-->armonia di un organo = futuro da Dio
- Similitudine ai vv. 46-48-->Ippolito fugge da Atene come Dante fuggirà da Firenze
- Metafora ai vv. 56-57-->arco dell’esilio
- Metafore ai vv. 58 e 60-->pane e scale altrui = esilio
- Climax al v. 64
- Metafora al v. 66
- Metafora ai vv. 101-102-->trama e tela come spiegazioni di Cacciaguida e dubbi di Dante
- Metafora al v. 117-->agrume = peso delle accuse di Dante
- Metafora al v. 129-->rogna = vergogna personale o altrui
- Metafora ai vv. 131-132-->digestione di un boccone amaro
- Similitudine ai vv. 133-134-->rivelazioni di Dante come il vento, che colpisce le cime più alte, ossia i personaggi più potenti e conosciuti
Non sono presenti riferimenti di questo tipo
Domande da interrogazione
- Qual è il compito di Dante secondo Cacciaguida nei canti XV, XVI e XVII della Divina Commedia?
- Come viene descritto l'esilio di Dante e quale consiglio riceve da Cacciaguida?
- Qual è il significato principale della Divina Commedia secondo il testo?
- Quali personaggi e miti sono citati nel testo e quale ruolo hanno?
- Quali sono i temi principali trattati nel testo?
Cacciaguida chiarisce a Dante che il suo compito è offrire un miglioramento morale all'umanità una volta tornato sulla Terra, rivelando verità scomode per la redenzione dell'umanità intera.
Cacciaguida rivela a Dante il suo futuro esilio e lo esorta a rivelare ogni verità senza preoccuparsi delle conseguenze, poiché ciò porterà alla redenzione dell'umanità.
Il significato principale della Divina Commedia è la redenzione dell'intera umanità, espressa attraverso il viaggio di Dante e le verità che deve rivelare.
Il testo cita personaggi come Beatrice, Cacciaguida, Virgilio, e miti come Fetonte e Ippolito, che simboleggiano temi di prudenza, esilio e responsabilità morale.
I temi principali includono il futuro, la conoscenza, il paganesimo/cristianesimo, il dubbio, la luce e beatitudine, la grazia divina, la fede, l'armonia universale, il potere della parola, la cortesia e la responsabilità verso i posteri.