Concetti Chiave
- La luce del Creatore illumina l'universo in modo vario, e Dante ha sperimentato una visione indescrivibile nell'Empireo.
- Dante invoca Apollo per ispirazione poetica, cercando di catturare con la sua poesia le impressioni del regno divino.
- Beatrice fissa il sole con una forza straordinaria, e Dante la imita, percependo una nuova luce nel cielo.
- Dante si sente trasformato, superando i limiti umani, e si interroga se la sua anima o il corpo sia in ascesa.
- Beatrice spiega l'ordine dell'universo, dove ogni cosa si muove verso la sua destinazione, come Dante verso l'Empireo.
Indice
Luce del Creatore e memoria
La luce del Creatore informa di sé l’universo, splendendo diversamente nelle diverse parti. L’autore è stato nell’Empireo, il cielo che ne è direttamente illuminato, e ha visto ciò che nessuno può spiegare può spiegare, perché la mente umana, raggiungendo l’oggetto supremo del suo desiderio, sprofonda tale nell’infinito che la memoria non la segue. Argomento della cantica sarà dunque ciò che la memoria ha conservato del regno di Dio.
Invocazione ad Apollo
Il poeta si rivolge ad Apollo per ottenere dalla sua ultima fatica la corona d’alloro. Fin qui, infatti, era bastata una delle due cime del Parnaso, ma ora è necessaria la diretta ispirazione del dio che sconfisse Marsia. Se potrà esprimere con la sua poesia almeno la pallida traccia del Parnaso rimasta impressa nella sua mente, questo lo renderà degno dell’alloro, che tanto raramente incorona un imperatore o un poeta. E come un grande incendio può essere provocato da una scintilla, forse altri verranno dopo Dante e sapranno meglio invocare l’ispirazione di Apollo.
Beatrice e il sole
Il sole, sorto nel punto equinoziale dell’orizzonte, aveva portato il mattino sul Purgatorio, e la sera sull’emisfero boreale. Beatrice, rivolta a sinistra, fissa il sole come nemmeno un’aquila può fare. Come in natura un raggio di luce riflessa esce da quello incidente e torna verso l’altro con la velocità di un pellegrino che torna a casa, così dall’atto di Beatrice si genera quello di Dante: fissa il sole come sulla terra nessun uomo potrebbe. Vede l’astro che proietta scintille come un ferro incandescente, e una nuova luce nel cielo, come se fosse sorto un secondo sole.
Trasformazione di Dante
Beatrice ha lo sguardo fisso sul cielo e Dante su di lei. Guardandola egli si sente come Glauco quando mangiò l’erba che lo rese simile agli dèi del mare: è l’esempio che meglio spiega l’esperienza di superare i limiti umani. Solo Dio sa se in quel momento è la sola anima di Dante a salire, oppure anche il suo corpo. Quando contempla il moto rotante dei cieli e ne ascolta la musica, una vasta parte del cielo gli sembra incendiata dalla luce del sole, e ha un’acuta curiosità di conoscerne la causa.
Spiegazione di Beatrice
Beatrice, leggendo la domanda dentro l’animo di Dante, gli spiega che non si trova più sulla terra, ma più veloce di un fulmine ha raggiunto il cielo. Dante ha già un altro dubbio: come possa salire attraverso i corpi leggerissimi dei cieli.
Con pazienza materna, Beatrice spiega: esiste un ordine nell’universo, per cui tutte le cose create, irrazionali e intelligenti, si muovono verso mete prestabilite, come il fuoco verso il cielo. Questa inclinazione naturale porta ora Dante verso l’Empireo, come la materia che fa resistenza alla formula voluta dall’artefice, e tende verso la terra. Ma ora lui dovrebbe stupirsi piuttosto se non salisse verso il cielo: il suo moto è naturale come quello di un fiume verso la foce.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della luce del Creatore nell'universo secondo il testo?
- Perché il poeta invoca Apollo?
- Come viene descritta l'interazione tra Beatrice e il sole?
- Qual è la trasformazione che Dante sperimenta?
- Come Beatrice spiega il movimento di Dante verso il cielo?
La luce del Creatore informa l'universo, splende diversamente nelle sue parti e illumina direttamente l'Empireo, il cielo supremo.
Il poeta invoca Apollo per ottenere ispirazione divina e la corona d’alloro, necessaria per esprimere la sua esperienza poetica.
Beatrice fissa il sole con intensità, generando in Dante la capacità di fare lo stesso, vedendo il sole come un astro che proietta scintille.
Dante si sente trasformato, superando i limiti umani, simile a Glauco, e contempla il cielo con curiosità e meraviglia.
Beatrice spiega che l'universo ha un ordine naturale che porta Dante verso l'Empireo, come un fiume che scorre verso la foce.