Concetti Chiave
- Giustiniano e gli spiriti celebrano Dio, allontanandosi rapidamente come scintille nel Cielo di Mercurio.
- Beatrice chiarisce il dubbio di Dante sulla crocefissione di Cristo, spiegando la giustizia della sua morte come redenzione per il peccato originale.
- La morte di Gesù per mano degli Ebrei è considerata ingiusta, ma vendicata dalla distruzione di Gerusalemme da parte di Tito.
- Dio ha scelto l'incarnazione e la passione di Cristo per redimere un'umanità imperfetta, incapace di espiare adeguatamente il peccato originale.
- Gli angeli e i Cieli sono eterni, mentre gli elementi naturali sono corruttibili, ma l'anima umana è immortale e si riunirà al corpo nel Giudizio Universale.
Il Dubbio di Dante
Intonando un inno di ringraziamento e di lode al Dio degli eserciti, Giustiniano e gli altri spiriti del Cielo di Mercurio si allontanano “quasi velocissime faville”.
Dante, però, è travagliato da alcuni dubbi, e Beatrice glieli scioglie.
Il primo riguarda quanto affermato da Giustiniano a proposito della crocefissione di Cristo: che fu giusta la punizione contro chi volle la sua morte.
La Giustizia della Crocefissione
Beatrice spiega che la morte di Cristo in quanto uomo fu giusta perché Adamo, disobbedendo a Dio, condannò tutti i suoi discendenti attraverso il peccato originale e la morte del figlio di Dio portò loro la redenzione, è quindi giusto che Cristo, assunta la natura imperfetta dell’uomo, portatore della colpa del peccato verso Dio, subì il martirio.
In quanto a Gesù, però, la sua morte a opera degli Ebrei fu ingiusta, perché empia, e l’offesa fu vendicata da Tito, che distrusse Gerusalemme.
Beatrice precisa quindi il motivo per il quale prevalse la passione di Cristo come mezzo per redimere l’umanità.
L’uomo, spiega Beatrice, era stato un tempo eterno, come sono tutte le cose create da Dio, ma a causa del peccato originale si era allontanato dall’originaria perfezione.
Dio, dimostrando misericordia e giustizia, ha voluto l’incarnazione e la passione di Cristo per redimere l’umanità perché l’uomo, come essere imperfetto e finito, non poteva nemmeno pensare una penitenza adeguata alla colpa commessa.
Redenzione e Giudizio Universale
Infine Beatrice spiega ulteriormente un punto di quanto ha appena affermato: gli angeli e i Cieli, creati direttamente da Dio, sono eterni, mentre l’acqua, il fuoco, l’aria, la terra e tutti quei corpi che attingono alla materia naturale sono corruttibili.
Immortale è l’anima razionale che Dio infonde negli uomini, mentre eterno era il corpo di Adamo e di Eva creati direttamente.
Poiché c’è stata la redenzione di Cristo, nel giorno del Giudizio Universale i corpi di tutti gli uomini risorgeranno e potranno così ricongiungersi con l’anima.
Domande da interrogazione
- Qual è il dubbio di Dante riguardo alla crocefissione di Cristo?
- Perché la passione di Cristo è stata necessaria per la redenzione dell'umanità?
- Cosa accadrà nel giorno del Giudizio Universale secondo Beatrice?
Dante è perplesso sul fatto che la crocefissione di Cristo sia stata giusta, come affermato da Giustiniano, e Beatrice chiarisce che la morte di Cristo fu giusta per la redenzione dell'umanità, ma ingiusta per l'empietà degli Ebrei.
Beatrice spiega che la passione di Cristo era necessaria perché l'uomo, a causa del peccato originale, si era allontanato dalla perfezione originaria e non poteva concepire una penitenza adeguata; quindi, Dio ha scelto l'incarnazione e la passione di Cristo per redimere l'umanità.
Beatrice afferma che nel giorno del Giudizio Universale, grazie alla redenzione di Cristo, i corpi di tutti gli uomini risorgeranno e si ricongiungeranno con l'anima immortale.