Concetti Chiave
- La distanza delle anime da Dio nell'oltretomba di Dante varia con la gravità del peccato, dalla massima lontananza nell'Inferno alla vicinanza nel Paradiso.
- Dante si ispira a San Tommaso e Aristotele per giudicare colpe e meriti, ma introduce elementi originali come gli eretici e gli ignavi.
- La pena nell'oltretomba è proporzionata alla colpa secondo la regola del contrappasso, che può essere per analogia o opposizione.
- Nel canto V dell'Inferno, i lussuriosi sono travolti da una bufera, rispecchiando la passione che li guidava in vita.
- Gli ignavi, nel canto III dell'Inferno, sono costretti a inseguire un vessillo, simbolizzando la loro mancanza di decisione e responsabilità.
Indice
La Collocazione delle Anime
La collocazione delle anime nell’oltretomba rispetto a Dio è direttamente proporzionale alla gravità della colpa commessa: più il peccato è grave, più è grande la distanza dell’anima da Dio. Questo vale per l’Inferno, per il Purgatorio e per il Paradiso.
Il Viaggio di Dante
Nell’Inferno, Dante discende verso il centro della terra dove si trova Lucifero (l’angelo ribelle scacciato dai cieli e precipitato nel luogo più distante dal suo Creatore) passando dal Limbo, dove si trovano le anime non battezzate che tuttavia desiderano vedere Dio, per arrivare a coloro che hanno tradito i benefattori dell’umanità, ritenuta la colpa più grave in assoluto. La salita dalla spiaggia del Purgatorio fino al Paradiso Terrestre avviene dal peccato più grave a quello più leggero ed anche il Paradiso passa dal grado di beatitudine più basso verso quello più completo.
Fonti e Influenze di Dante
Per costruire il suo giudizio sulle colpe e sui meriti delle anime, Dante si rifà a San Tommaso e alla teoria morale descritta nell’ Etica di Aristotele, pur aggiungendo alcuni elementi nuovi che non sono presenti in queste due fonti, come nel caso degli eretici, del Limbo o degli ignavi. Numerose fonti medievali ispirano Dante nell’elaborazione dell’architettura del paradiso: S. Agostino, Gregorio Magno).
La Regola del Contrappasso
Il tipo di pena è proporzionata alla colpa e regolata dalla regola del contrappasso: Dio stabilisce una relazione tra pena e colpa, seguendo il criterio dell’ analogia o dell’opposizione.
Esempi di Pene nell'Inferno
Nel canto V dell’ Inferno, i lussuriosi sono trasportati e travolti da una bufera come nella vita furono travolti dalla passione dei sensi. Questa è un esempio di analogia
Nel canto III dell’ Inferno gli ignavi sono costretti a correre dietro un vessillo in continuo movimento, mentre in vita furono pigri e non presero mai decisioni o rinunciarono ad assumersi le responsabilità. In questo caso la pena è inflitta per opposizione.
Esistono anche casi in cui Dante sviluppa la propria fantasia; alcuni dannati a volte sono immersi nella pece bollente, nello sterco e questo elemento puzzolente e nauseabondo è il simbolo di una condizione terrena di ambiguità e di mancanza di chiarezza.
Domande da interrogazione
- Qual è il criterio principale per la collocazione delle anime nell'oltretomba secondo Dante?
- Quali sono le fonti principali che hanno influenzato Dante nella sua opera?
- Come si applica la regola del contrappasso nell'Inferno di Dante?
La collocazione delle anime è proporzionale alla gravità della colpa commessa; più il peccato è grave, maggiore è la distanza da Dio.
Dante si è ispirato a San Tommaso e all'Etica di Aristotele, aggiungendo elementi nuovi come gli eretici e il Limbo, e ha tratto ispirazione da fonti medievali come S. Agostino e Gregorio Magno.
La regola del contrappasso stabilisce che la pena è proporzionata alla colpa, seguendo un criterio di analogia o opposizione, come nel caso dei lussuriosi travolti da una bufera o degli ignavi costretti a correre dietro un vessillo.