Concetti Chiave
- L'Inferno dantesco, parte della "Divina Commedia", è composto da 34 canti e rappresenta una struttura cosmologica basata sulla concezione aristotelica del male.
- Il percorso infernale comprende nove cerchi concentrici, ognuno più stretto e con peccati e pene crescenti, culminando con Lucifero al centro.
- Dante organizza i peccati in tre categorie: incontinenza, bestialità e malizia, con i peccatori classificati in base alla gravità delle loro colpe.
- L'Inferno inizia con un'introduzione simbolica dove Dante è guidato da Virgilio, rappresentando la ragione, attraverso l'oltretomba.
- La legge del contrappasso punisce i dannati con pene che riflettono o contrastano i loro peccati, un concetto con radici storiche e letterarie.

Indice
Descrizione generale dell’Inferno
L’Inferno è la prima delle tre cantiche che compongono la “Divina Commedia” ed è composto da 34 canti, 33 più uno che funge da introduzione.
Insieme alle altre due cantiche, va a comporre il panorama della cosmologia dantesca, che si basa sulla concezione della Terra, come centro dell’universo. Il mondo dei dannati viene strutturato sulla base di una logica ben precisa e tratta dall’”Etica Nicomachea” di Aristotele, quindi risultato di una sintesi e summa del sapere a lui contemporaneo. È un luogo della perdizione, popolato da un’umanità di cui sono perse le speranze e privata di quella Grazia divina che consente di illuminare le azioni degli uomini.
Le fonti utilizzate per creare questo capolavoro sono greco – arabe, condivise dal mondo:
- cristiano
- ebraico
- islamico
Conformazione dell’Inferno dantesco
Attorno alla cavità infernale, si estende una vasta pianura, separata dall’abisso da un fiume che si chiama Acheronte, attraverso il quale Caronte ha il compito di traghettare le anime dei morti. Esso è diviso in nove cerchi concentrici, ma di circonferenza sempre più ridotta, fino a raggiungere l’estremità in cui si trova Lucifero. Più si scende verso il centro, più il peccato aumenta di gravità, così come la punizione. I Cerchi, restringendosi, vengono suddivisi in:
- gironi
- bolge
- fosse
- zone
La suddivisione dei peccati segue uno schema che già Aristotele aveva proposto e che prevede tre gradi del male:
- incontinenza = non saper contenere gli impulsi e le passioni
- bestialità = violenza
- malizia = frode
I principali peccatori per l’incontinenza sono:
- lussuriosi
- golosi
- prodighi e avari
- iracondi e accidiosi
I principali peccatori per bestialità sono:
- violenti contro il prossimo
- violenti contro sé stessi
- violenti contro Dio
I principali peccatori per malizia sono:
- fraudolenti contro chi non si fida
- fraudolenti contro chi si fida, ossia traditori
sfrutta questo schema con una certa libertà, perché all’ingresso dell’Inferno, colloca la categoria degli ignavi, ossia coloro che non fecero né il bene né il male, ma furono neutrali nella ribellione di Lucifero. Molto importante è l’introduzione, perché nel primo cerchio Dante colloca il Limbo, uno spazio riservato a tutti coloro che non sono stati privilegiati per la visione di Dio.
Lucifero era l’angelo prediletto da Dio, che si mise a competere con lui per il potere. Per questo motivo, fu cacciato verso la Terra formando una voragine sotto la città di Gerusalemme. Lucifero ha tre facce e ognuna di esse corrisponde ad un sentimento:
- impotenza
- ignoranza
- odio
Sono presenti anche altri due fiumi:
- Stige, che forma una palude tra il quinto e il sesto cerchio, sotto le mura della città di Dite
- Flegetonte, nel primo girone del settimo cerchio, ove sono immersi gli omicidi
Importante anche la palude ghiacciata di Cocito che occupa il nono cerchio.
Inferno: il canto introduttivo
Dante, a metà della propria vita, dopo essersi smarrito, si ritrova in una selva intricata e spaventosa. Dopo avervi trascorso la notte, impaurito, giunge ai piedi di un colle illuminato dal sole e prova a salirci. All’improvviso compare una lince che gl’impedisce di proseguire. Il poeta si sente tuttavia confortato dal fatto che è l’alba ed è primavera. Ma prima un leone affamato, e poi una lupa lo inducono a tornare nella selva. Sulla strada del ritorno, Dante chiede aiuto a un’anima che si scopre essere quella del poeta latino Virgilio, che lo invita a riprendere il cammino verso il colle, origine della felicità e della beatitudine. Dopo essersi profuso in elogi per colui che ritiene il suo maestro e l’autore preferito, Dante chiede aiuto a Virgilio stesso, che gli rivela come sia necessario, per raggiungere il colle, seguire un altro itinerario, poiché quella lupa spaventosa uccide ogni persona che si ponga sul suo cammino, fino a quando non giungerà un cane da caccia (Veltro) che la farà morire con dolore. Quindi il poeta latino si offre come guida attraverso i tre regni dell’oltretomba. Dante accetta e inizia il suo straordinario viaggio, che intraprende tra la notte del giovedì santo del 7 aprile 1300 e la mattina dell’8 aprile 1300.
Legge del contrappasso: che cos’è, come viene pensata dall’autore
Le pene inflitte ai dannati vengono assegnate in base ai peccati commessi in vita e sulla base di una legge, che si manifesta in due modi:
- analogia = quando la pena prevede una caratteristica tipica della loro colpa
- contrasto = quando la pena è l’opposto del peccato
Il contrappasso ha una lunga storia letteraria e storica, influenzato anche dalla religione e presente in Seneca e, successivamente nella tradizione medievale.
Ad esempio, l’ottavo cerchio ospita gli imbroglioni e si divide in dieci bolge:
- Seduttori = frustati sul di dietro da demoni cornuti;
- Adulatori = immersi nello sterco;
- Simoniaci = si impilano a testa in giù in un pozzo;
- Indovini = occhi cuciti col fil di ferro;
- Barattieri = immersi nella pece bollente;
- Ipocriti = sollevano piombo ricoperto d’oro;
- Ladri = corrono nudi con le mani legate dietro la schiena da serpenti;
- Cattivi consiglieri = si trovano all’interno di lingue di fuoco;
- Seminatori di discordie = mutilati da un diavolo armato di spada;
- Falsari = si dividono in schiere (alchimisti, di parola, di persona, di moneta)
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura generale dell'Inferno nella Divina Commedia?
- Come è suddiviso l'Inferno dantesco?
- Chi sono i principali peccatori per ciascun grado del male?
- Qual è il significato della legge del contrappasso nell'Inferno?
- Qual è il ruolo di Virgilio nel viaggio di Dante nell'Inferno?
L'Inferno è la prima cantica della Divina Commedia, composta da 34 canti, e rappresenta un luogo di perdizione strutturato in nove cerchi concentrici, dove i peccati sono puniti con gravità crescente.
L'Inferno è suddiviso in cerchi, gironi, bolge, fosse e zone, seguendo uno schema basato sui gradi del male: incontinenza, bestialità e malizia, con i peccatori puniti in base alla gravità dei loro peccati.
Per l'incontinenza: lussuriosi, golosi, prodighi e avari, iracondi e accidiosi; per la bestialità: violenti contro il prossimo, sé stessi e Dio; per la malizia: fraudolenti e traditori.
La legge del contrappasso assegna pene ai dannati in base ai peccati commessi, manifestandosi per analogia o contrasto, riflettendo una lunga tradizione letteraria e storica.
Virgilio appare come guida di Dante, offrendosi di accompagnarlo attraverso i tre regni dell'oltretomba, iniziando il viaggio straordinario che Dante intraprende tra il 7 e l'8 aprile 1300.